SWR16 Telex 07. Si ricomincia da Despres e Loeb (Peugeot)

Bortala, 16 Luglio

Dopo Russia e Kazakhstan, il Silk Way Rally 2016 entra in Cina per l’ultima settimana di Gara. Settimana che, in Cina, è di nove giorni. Con l’anticipo della giornata di Riposo ad Almaty, antica Capitale del Pese Kazako, “quel che resta” del Rally impegnerà i Concorrenti in un attraversamento lampo dell’intero Paese, da Ovest a Est, da Bortala, portale d’ingresso, a Pechino. Nemmeno Gengis Kan fu tanto rapido!

Bole e Alanshakou costituiscono insieme l’area di Bortala, territorio dell’Ovest cinese creato come protettorato Shuanghe dalla dinastia Tang. È il portale d’ingresso del Silk Way Rally in Cina, ma è anche il principale porto terrestre, fronte di scambio di uno dei più importanti flussi commerciali tra Cina e Kazakhstan. Sulla Via della Seta, guarda caso, a indicare che certe imprese dei giorni nostri, in passato sono state una passeggiata. Comunque a Bortala le cose non vanno male, e il mezzo milione di abitanti, scarso, suddiviso in 35 nazionalità, vede crescere stipendi, importazioni e prodotto interno di fattori in positivo variabili tra il dieci e il 90%. E oggi Bortala ospita per un giorno il Rally al bivacco di Xinjiang.

È il giorno in cui la corsa raggiunge la Cina, una patente speciale cinese per tutti i Partecipanti al Rally, e il punto più in alto del Rally, i duemilasei dell’altopiano innevato di Tian, raggiunto da una pista di montagna insidiosa e deturpata. È il giorno in cui le Peugeot “autografano” la loro partecipazione con la prima doppietta, in questo Rally.

Sulla Speciale di montagna, detta per l’appunto “Della Grande Montagna” con una fantasia da far paura, primo è l’Equipaggio della 2008 DKR #104, Despres-Castera, poco più di un’ora per coprire i 77 chilometri dell’ultima Speciale in Kazakhstan, e a quasi tre minuti ecco l’Equipaggio Loeb-Elena, 2008 DKR #102. Loeb e Elena sono dunque secondi, e non terzi come d’abitudine, in una grande dimostrazione di forma,visto che hanno dovuto aprire la pista per tutto il tratto cronometrato.

Poco incisivi, nello specifico di giornata, Vasilyev, Hunt e Ma Miao, o addirittura latitanti Rakhinbayev, Chen Feng e Al Rahji, cinque nazionalità in una guerra persa contro i francesi dell’esercito e i “tank” di Bruno Famin. Despres e Loeb menano la danza, l’ex motociclista alla terza vittoria e ora con dieci minuti di vantaggio sull’ex, imprendibile fantasma del louvre del WRC.

Manca, nello schieramento d’attacco del tridente Famin, la pressione di Peterhansel, ma la 2008 DKR frullata in Kazakhstan e rimessa in pista dai Meccanici è andata in allarme nel trasferimento iniziale, consigliando l’Equipaggio a proseguire in modalità “soft” e a concludere comunque al nono posto assoluto.

Colpo di scena nella Corsa dei Camion, e fatto sconcertante. Il leader russo della corsa fino in Kazakhstan, Eduard Nikolaev, non è riuscito a portare in Patria da leader il Kamaz “Musolungo”. La terza vittoria di Van den Brink, quindi, consente al Renault dell’olandese di installarsi al comando della corsa. A fermare l’Elefante del Deserto russo è stato l’urto contro una roccia, la conseguente rottura del carter motore del Kamaz e la successiva fuoriuscita dell’olio lubrificante. Speriamo che al Cremlino la prendano bene, ma non vorrei essere nei panni del povero Nikolaev. Chagin ci metterà una buona parola.

La Speciale “La Bella Spiaggia”, che è come dire che il Cairo è sull’Atlantico perché è tutta spiaggia del Sahara fino al mare, è al centro dell’ottava tappa, tra Bortala e Urumqi. 256 chilometri la Speciale, 915 il totale. Che “spiaggia” stia ad indicare,finalmente, “dune”?

Ends

SWR16, 9-24/07/2016