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Kostanay, 11 Luglio
Kostanay, città dell’omonima regione a Nord, è la prima tappa del Silk Way Rally 2016 in Kazakhstan. La città è stata fondata dai russi alla fine del XIX secolo, non so perché, e intitolata allo Zar Nicola II. Le altre città del Kazakhstan toccate dal Rally saranno Astana, Capitale del Paese, Balkhash e Almaty, sede della giornata di riposo. Quindi si passerà in Cina.
Finalmente una prova speciale. Cortina per lo standard di un Rally, è vero, ma pur sempre una Speciale e, con quella, la prima occasione per fare delle deduzioni basate sul confronto e non più sulle ipotesi o sugli obiettivi dichiarati. Tra Ufa e Kastanay, il settore selettivo, ancora in Russia, misura poco più di 200 chilometri.
Largo ai “Giovani”. Ricordate la metà della Dakar, alla giornata di riposo di Salta? Di tutte le liete sorprese, la leadership di Loeb, la 2008 DKR rivelatasi velocissima e super affidabile, Peterhansel già in agguato, Bruno Famin, Capo Progetto della 2008 DKR e Direttore Tecnico e Sportivo del Team Peugeot Total, aveva voluto soffermarsi sulla progressione del più “giovane” della sua Squadra. Cyril Despres, fuoriclasse riconosciuto in moto era ancora tutto da verificare in Macchina. “Cyril mi ha sorpreso, sta andando forte ma con molta attenzione, e la sua rapida progressione è sotto gli occhi di tutti. Sono sicuro che Cyril andrà lontano, e molto presto!”
Lontano non sappiamo ancora, ma prestissimo sì. La terza tappa del Silk Way Rally, la prima che può essere considerata tale, l’ha vinta l’ex Motociclista con 5 Dakar nel record personale e che ora fa coppia fissa con David Castera, che della Dakar era il direttore sportivo prima dell’arrivo dell’altro Motociclista, anche lui 5 Dakar, Marc Coma. È la prima volta che Despres va al comando di un Rally. In auto, naturalmente.
C’è da navigare, poco, e da stare attenti alle insidie del terreno, molto, perché il terreno è ancora pesante e le poste veloci ingannevoli per che spesso invisibili sotto l’erba alta. Paesaggi d’altopiano e foreste. Calma ragazzi, il bello deve ancora venire!
Despres e Casterà hanno battuto il saudita Al Rahji, che guida una delle sparute Mini del Team X raid, e l’ex “cannibale” del WRC, dall’ottobre scorso “punta” del Team Peugeot Total per i grandi Rally Raid, e da quest’anno impegnato anche con il Team Peugeot-Hansen nel Mondiale Rallycross. Parliamo di “Seb” Loeb.
Punto nell’orgoglio, Daniel Elena imputa alla scarsa visibilità del terreno sotto l’erba il “misero” terzo posto ottenuto dalla Peugeot n° 104 di cui è al comando insieme a Sébastien Loeb. “Ci rifaremo, oggi Loeb poteva vincere il Trofeo riservato alle Rasaerba. Ma adesso scusate, devo provvedere all’aperitivo!” naturalmente.
Sorpresi di constatare che Peterhansel e Cottret, con la Peugeot numero 100, sono solo ottavi? Perdete tempo. Il “Detentore” della Dakar (ma con la prossima il numero delle difese del Titolo salirà a 12) partiva per primo e apriva la pista, in virtù della vittoria nella prima speciale-prologo di Kazan. All’inizio ha bucato una gomma, 3 minuti, (lo stesso è successo a Nikolayev, quarto), e verso la fine ha “sofferto” una foratura “lenta”. Viste le condizioni del terreno e la (relativa) lunghezza della Speciale, meglio prenderla con filosofia. Il distacco di oggi è minimo, il vantaggio di domani potrebbe essere “importante”, come si dice tutte le volte che non si sa quantificare e si pensa “molto”, ma si ha paura di fare brutta figura a sparare.
Si viaggia “incontro al sole”. Ovest Est. Oggi si perdono via tre ore di fuso orario, e di sonno, in Cina tra qualche giorno saliranno a sei.
Photo: Silkwayrally.com