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Mosca, 9 Luglio
La Speciale-Prologo di Kazan, capitale del Tatarstan, è ricavata nella golena sabbiosa tra le anse del letto in secca del fiume Kazanka. Luogo ideale per “organizzare” gli spettatori, e per mandare in scena un campione dello spettacolo del Rally. Il “trailer” attira molto pubblico, e dal canto loro i concorrenti, comunque provati dalle operazioni della vigilia e dal lungo trasferimento da Mosca a Kazan, conservano abbastanza adrenalina da onorare gli applausi. Anche se, sotto un cielo plumbeo e tra i residui di temporali, c’è poco da stare allegri.
Duemila metri di sabbia, solchi sempre più profondi e qualche salto non sono sufficienti a dare un’idea di quello che potrà succedere più avanti, quando il Rally entrerà nel vivo della competizione, ma anche vincere un prologo è un’azione che finisce nell’albo d’oro. La Speciale-Prologo, dunque, è vinta da Peterhansel e Cottret, e dalla Peugeot 2008 DKR, ridà “corrente” al filo di successo che collega la vittoria di tappa con la vittoria della Dakar. Il tempo “record” del vincitore è di un minuto e mezzo, ma anche il trasferimento è stato un record, oltre 14 ore.
Le altre due Peugeot ottengono il terzo posto, Loeb-Elena, e il quinto, Despres-Castera, intervallate dalla presenza delle Mini di Vasilyev e Al Raji. Un tramezzino di Mini strette tra tre strati di Peugeot. Uno scioglilingua. Distacchi ovviamente minimi, qualche secondo, ma quello che conta è l’ordine di partenza della tappa successiva tra Kazan e UFA, 622 chilometri e una Speciale di 135, in vista della quale non si sono resi necessari, evidentemente, particolari accorgimenti tattici. Ancora una “mise en jambes”, una tappa di riscaldamento.
“La tappa più lunga con la Speciale più corta!” così gli Organizzatori definiscono la “mossa” del Silk Way 2016. Battuta di spirito fuori luogo. Il trasferimento da Mosca a Kazan è libero nei tempi e nella modalità, ma interminabile, e il serpente della carovana deve vedersela anche con il traffico abituale della regione attraversata. Le partenze iniziano a notte fonda, ma il via del prologo è ritardato per consentire alla carovana di ricompattarsi a Kazan. Chi voleva (e poteva) aveva la possibilità di caricare l’Auto su un carrello o sulla bisarca, ed era possibile affidarsi al servizio dell’organizzazione, a un costo di circa 200 dollari. Piloti a riposo, ma “autisti” nei guai.
Il SWR16 è organizzato da NP Silk Way Rally, omonima società di cui si sa che il Presidente è Vladimir Chagin, lo “Zar” vincitore di sette Dakar, e il Direttore Deputato è Fred Lequien. Una sede SWR Directorate a Mosca (la banca), una a Versailles (logistica), PC Course a Parigi, staff misto prevalentemente francese e russo. L’organizzazione logistica proviene, di fatto, da una costola della Dakar (Lequien era il braccio destro di Etienne Lavigne e Chris Rodrigo era il direttore della comunicazione di ASO, solo per dare un esempio). Il Rally ha la benedizione, oltre che del Presidente Putin, anche delle federazioni automobilistiche Russa, Kazakha e Cinese, ed è allineato alle direttive FIA pur non essendo parte di alcun Trofeo. Fino al 2011 il Silk Way Rally era Dakar Series, dunque organizzato in stretta collaborazione con ASO. Adesso non più, ma è difficile dirlo con sicurezza visto il “travaso” di forze.
Nel corso dell’anno di preparazione il Rally ha “arruolato” Luc “Lucho” Alphand, fenomenale ex sciatore francese, vincitore di una Coppa del Mondo nel 1997 e della Dakar 2006 con la Mitsubishi ufficiale, che poi è diventato il commentatore televisivo del Rally di ASO. Alphand è adesso testimonial, ricognitore e ambasciatore del SWR.
Le Marche cinesi nella vetrina del Silk Way. Dong Feng, secondo produttore cinese di Autoveicoli, con ben 6 joint venture con altrettante Case Automobilistiche (tra queste il Gruppo PSA, Renault, Volvo). JIUJIANGDA HONGQI, il cui Pick Up “vintage style” da corsa che ricorda la prima vettura della prima Marca cinese di autoveicoli, di lusso e destinati a una clientela “scelta”. Panda Motorcar, che non è la piccola italiana ma una iterazione Mitsubishi. Russi presenti con le varianti Vaz e Gaz di buona memoria, e naturalmente con Kamaz, tutt’altro tipo di attualità.
Ends
SWR16, 9-24/07/2016