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Nuovo capitolo della polemica tra la Suzuki e il Gruppo Volkswagen, nella cui orbita la casa giapponese è entrata circa un anno fa. Ora la Suzuki contesta alla casa di Wolfsburg la violazione del contratto che Volkswagen le aveva notificato a seguito di un accordo sulla fornitura di motori diesel stretto con la Fiat. E poiché ritiene che tale accusa si rifletta negativamente sulla propria immagine, la Suzuki chiede ora alla Volkswagen di annullare tale notifica, annunciandolo entro il prossimo 30 settembre.
Suzuki ha spiegato in un comunicato diffuso ieri che, in un periodo antecedente alla firma dell'accordo di fornitura del diesel Fiat, «era giunta alla decisione, dopo specifici studi, di non poter utilizzare i motori diesel Volkswagen per le proprie auto.»
La nota precisa anche che la Suzuki aveva informato di questa valutazione gli ingegneri della Casa di Wolfsburg. Suzuki afferma di aver discusso per diversi mesi le condizioni di utilizzazione di alcuni propulsori Volkswagen e ribadisce che «le richieste fatte non erano mai state soddisfatte.»
Questa contestazione era stata presentata da Osama Suzuki, presidente della Casa giapponese, allo stesso Martin Winterkorn, Ceo della Volkswagen. La decisione di Suzuki di non utilizzare motori diesel Volkswagen era stata successivamente notificata per scritto alla Casa di Wolfsburg. Nel suo comunicato, Suzuki contesta quindi che esista una violazione contrattuale a seguito dell'accordo firmato nello scorso giugno con Fiat per la fornitura di propulsori diesel.
Volkswagen aveva inviato alla vigilia del Salone di Francoforte una lettera in cui notificava l'infrazione contrattuale.
Ritenendo che tale accusa si rifletta negativamente sulla propria immagine, Suzuki chiede ora alla Volkswagen di annullare tale notifica e di annunciarlo pubblicamente entro il prossimo 30 settembre.
Fonte: Ansa