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Suzuki ha lanciato in Giappone il Jimny Nomade, la tanto attesa variante a cinque porte del suo iconico 4x4. La risposta del mercato è stata immediata e travolgente: in soli quattro giorni dall’apertura degli ordini, avvenuta il 30 gennaio, sono stati registrati 50.000 preordini, un numero che ha rapidamente saturato la capacità produttiva della casa automobilistica. Per questo motivo, Suzuki è stata costretta a sospendere le vendite, con tempi di attesa che ora superano i tre anni e mezzo.
Il Jimny Nomade nasce sulla scia del successo della versione indiana lanciata nel 2023, che ha già conquistato diversi mercati in Asia, Africa e America Latina. Il nuovo modello, più spazioso grazie all'aumento del passo, mantiene il design squadrato e il telaio a longheroni del tre porte, offrendo però maggiore abitabilità per i passeggeri posteriori e un bagagliaio più capiente. Il prezzo fissato per il mercato giapponese è di 2.651.000 yen (circa 16.658 euro), un valore contenuto considerando la sua esclusività e il successo immediato.
Nonostante il Jimny Nomade esista anche con volante a sinistra, Suzuki ha confermato che non arriverà in Europa. Le rigide normative sulle emissioni, unite a un'impostazione tecnica che privilegia il fuoristrada puro rispetto all'efficienza nei consumi, lo rendono difficilmente compatibile con le direttive ambientali europee. Il Jimny tre porte era già stato ritirato dal mercato nel 2020 a causa delle restrizioni sulle emissioni di CO₂, tornando solo come veicolo commerciale a due posti prima di essere nuovamente eliminato nel 2024.
Per quanto riguarda il futuro del Jimny in Europa, Suzuki ha lasciato intendere di non essere convinta di una versione completamente elettrica, temendo che il peso aggiuntivo delle batterie comprometta le sue doti off-road. L'azienda sta invece valutando alternative come una versione ibrida o alimentata a carburanti sintetici, ipotesi che potrebbero permettere al modello di continuare a esistere senza perdere la sua essenza.