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Suzuki Motor Corporation ha appena reso noti i risultati relativi ai primi tre quarti dell'anno fiscale 2012 (la Casa di Hamamatsu chiude il bilancio il 30 marzo, bizzarrie della finanza molto diffuse fra le multinazionali) che parlano, fortunatamente, di una crescita tanto per gli utili quanto per le vendite.
Notizie finalmente rassicuranti, soprattutto perché si tratta del secondo periodo di crescita ma anche perché il risultato è stato ottenuto nonostante un cambio dello Yen nettamente sfavorevole ai prodotti giapponesi sui nostri mercati. Cambio che, a seguito della svalutazione della valuta nipponica, dovrebbe produrre a breve una riduzione dei prezzi delle moto e dunque un potenziale incentivo alle vendite in Europa e Stati Uniti.
Non sono tutte rose e fiori, però, perché il settore motociclistico continua a calare: il fatturato è diminuito del 13,5% (25,5 miliardi di Yen/243 milioni di Euro) attestandosi a 163,3 miliardi di Yen (1,55 miliardi di Euro), soprattutto a causa della diminuzione delle vendite in Europa e Asia.
I risultati del gruppo, però, fanno pensare che i momenti peggiori per Suzuki siano passati: la crescita del mercato domestico (+9,5% di fatturato, soprattutto grazie alle vendite della nuova Wagon R) compensa il calo all'estero (-3,6%) determinato dal perdurare della crisi economica europea e, appunto, dal cambio sfavorevole.
L’utile operativo consolidato è cresciuto del 5,9% (5,2 miliardi di Yen/50 milioni di Euro) registrando 92,9 miliardi di Yen (885 milioni di Euro) nei primi nove mesi mentre l’utile della gestione ordinaria è cresciuto del 5,2% (101,3 miliardi di Yen/965 milioni di Euro) nei primi nove mesi rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.
I più ferrati in materia possono puntare il browser verso il sito ufficiale Suzuki per i dettagli specifici.