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Dopo le conferme di collaborazione industriale e finanziaria con Toyota (soprattutto in joint-venture produttiva per gli USA) oggi Mazda Motor Corporation divulga dettagli del proprio piano di sviluppo tecnologico denominato simpaticamente "Sustainable Zoom-Zoom 2030" all’interno del quale, sebbene il 2030 sia lontano e i punti di arrivo interessantissimi (a saperli tutti davvero, ndr) spicca nel 2019 l’introduzione di un motore di nuova generazione chiamato SKYACTIV-X. Sarà questo il primo benzina a livello mondiale che utilizzerà il metodo di accensione unicamente a compressione. Il discorso teorico alla base vede Mazda impegnarsi nella missione di contribuire a fare della Terra un posto migliore, riducendo l'anidride carbonica emessa sull'intero ciclo di vita del veicolo (well to wheel) con target 50% dei livelli registrati nel 2010 entro il 2030, per raggiungere il 90% entro il 2050. Questo implica continuare gli sforzi per perfezionare i motori endotermici, che continueranno ad alimentare la maggior parte delle auto nel mondo per molti anni. Gli uomini della Casa hanno illustrato obiettivi sul fronte dei veicoli elettrici in regioni che privilegiano la produzione di energia pulita, nel 2019; nuove tecnologie di sicurezza a 360° (quali i-ACTIVSENSE) a partire dal 2018 standard su mercati esterni al Giappone; anche tecnologie di guida autonome (Co-Pilot Concept2) entro il 2025; quello che più impatta sul mercato nel breve termine e sulla tecnologia motoristica classica, è però il motore SKYACTIV-X.
Sarà il primo di grande serie per la vendita a utilizzare il metodo di accensione a compressione, in cui la miscela combustibile-aria si accende spontaneamente, quando compressa dal pistone, similarmente a quanto avviene per i motori a gasolio. Questa combustione made in Mazda definita Spark Controlled Compressed Ignition, supera i problemi che hanno impedito sinora (non solo a Mazda) la commercializzazione di questo genere di motori a benzina, massimizzando la zona in cui è possibile l’accensione stessa. Dobbiamo crederci senza ombra di dubbio, pensando a come già similarmente gli uomini di Mazda producevano e portavano anche a Le Mans, per vincere, auto con motore rotativo che altri non consideravano nemmeno come possibile tecnologia fruibile. I dati divulgati sono pochi attualmente e stimano per come si combinerebbero i vantaggi dei motori a benzina con altri tipici sinora dei motori diesel, prestazioni quasi eccezionali. Non è dato sapere il rapporto preciso tra benzina e aria, però è certo ridotto a un livello tale che non si accenderebbe in un tradizionale motore con accensione a scintilla. Parlando di motori sovralimentati con turbina, l’incremento di coppia sarebbe dal 10% al 30% rispetto agli attuali SKYACTIV-G3. La combustione potenzialmente più magra innalza l'efficienza fino a + 20-30% rispetto alla SKYACTIV-G attuale e del 35-45% rispetto ai motori del 2008. Risultati equivalenti se non migliori all'ultimo motore diesel SKYACTIV-D in termini di resa dal carburante.
Da una simile efficienza, deriverebbero maggiori libertà anche nella scelta dei rapporti di trasmissione, con riflessi positivi non solo sull’economia ma anche sulle prestazioni. Se pensiamo poi alla parte di manutenzione, chiunque possa capirne un minimo di accensione classica (tramite bobine e corrente alle candele) avendo magari posseduto auto con qualche anno alle spalle, avrà suo malgrado conosciuto uno o decine di malfunzionamenti derivanti dai cosiddetti problemi "di corrente" (scorretta accensione rispetto al momento fisicamente necessario) che portano a malfunzionamenti più o meno seri, oltre che istantanei aumenti di consumo ed emissioni per incompleta combustione della benzina nei cilindri. Ai tecnici diagnostici del futuro fuori-garanzia Mazda, converrà avere già qualche idea nuova, quando a un benzina di questo tipo dovesserro "uscire" in diagnosi dei codici guasto OBD P0300/1/2/3/4 (tipici effetti di danno a elementi storici che si estinguono su uno Skyactiv-X).
Staremo a vedere, quali sono le possibili limitazioni iniziali, o rovesci di medaglia certo presenti per questa forte e non poco interessante innovazione... Quello che verosimilmente molti uffici tecnici della concorrenza tanto asiatica (Honda e Hyundai, con HCCI) europea (vedi Mercedes con il DiesOtto) e americana (GM) già conoscono, almeno a livello teorico e pratico in versione ufficialmente parziale rispetto quanto propone ora Mazda.