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Il 2017 è stato un anno molto proficuo per le supercar, anche se siamo decisamente verso il tramonto dei propulsori aspirati (solo 2 su 10 nella nostra top ten), le nuove tecnologie stanno rapidamente prendendo posto sotto i cofani e i telai delle vetture, che in certi casi trasferiscono molto del know-how ricavato dalle competizioni sulla strada. La top ten che vi proponiamo non fa riferimenti a tempi sul giro, o prestazioni; abbiamo solo deciso di presentarvi le auto in ordine di cavalleria, elencando le doti principali.
Bugatti Chiron. Erede della Veyron, porta in dote il nome di uno dei piloti di punta della storia del costruttore francese e si tratta di una delle auto più potenti in circolazione con i suoi 1500 CV spremuti dal W16 quadri turbo, che le consentono di arrivare a 338 km/h in 20 secondi. La trazione è integrale, per renderla efficace in ogni contesto e anche l'aerodinamica ha una funzione fondamentale per tenere incollata a terra la vettura, basti pensare che da solo l'alettone posteriore genera la stessa forza frenante di una segemento C, quando completamente dispiegato.
Ferrari 812 Superfast. Si aggiudica la seconda piazza senza ricorrere a turbocompressori per portare in alto il numero della cavalleria, anche se i 12 cilindri sono più che sufficienti per assicurargli una potenza di 800 CV. Erede della F12 TDF, la Supefast rispolvera e reinterpreta alcuni stilemi già visti sulla F12, ma si tratta di un'auto completamente nuova, con alcune soluzioni tecniche e aerodinamiche strettamente derivate dall F1, oltre a poter contare sull'evoluzione dei sistemi di "assistenza" alla guida di ultima generazione.
Corvette ZR1. Torna dopo tanti anni la 'Vette più diabolica che ci sia, pronta per attaccare il Ring e dare la caccia alle fameliche supercar europee. Dalla sua ha il V8 sovralimentato da 765 CV e alcuni accorgimenti aerodinamici per massimizzare la performance. Tutti se la ricordano come una delle supercar più indomabili, ma a oggi è una delle pochissime ancora disponibile con il cambio manuale.
Pagani Huayra Roadster. L'ultima creazione di Horacio è un'opera d'arte messa su strada (giusto 100 esemplari). Carbonio a profusione sia fuori, per la corrozzeria, che all'interno, dove vi perdereste ad ammirare ogni singolo particolare per ore. Il V12 AMG porta la potenza a 764 CV, ma la cosa davvero strabiliante dell'auto è la sua capacità di pesare meno della versione chiusa, il contrario di quanto succede normalmente su questo genere di veicoli.
McLaren 720S. Ultima nata nella famiglia 'Super Series' di Woking, la 720 S è figlia di una ricerca estremamente raffinata per quanto rigurada materiali e soluzioni tecniche. Le forme nascono in galleria del vento e il telaio vanta la Monocage di seconda generazione, che prevede una cellula completa di montante per il tetto. Il nome equivale alla cifra dei CV che scalpitano sotto al cofano.
Ford GT. Un mito che si perde nel tempo, a cominciare dalla 24H di Le Mans, quando con la prima versione, il costruttuore americano si impose con una tripletta nella gara di durata più famosa del mondo davanti a Ferrari. Dopo la prima generazione, Ford torna con un'auto complatemente nuova, tutta in fibra di carbonio e con forme mai viste su una vettura stradale. L'auto sembra un'astronave da certe angoloazioni e le prestazioni offerte dal V6 Ecoboost in alluminio non sono molto distanti.
Porsche GT2 RS. Altro famelico lupo su ruote è la temutissima GT2 di Zuffenhausen che all'esordio seminò il panico con 620 CV spalmati sulle ruote posteriori. Oggi la ritroviamo solo in versione RS con il boxer più potente mai messo in strada e 700 CV che sul Ring l'hanno portata a livello della Zonda R; non male per una vettura con la targa.
Lamborghini Huracan Performante. Precedentemente detentrice del record sulla Nordschleife è mossa da un V10 da 640 CV aspirato. Qualche kg in meno rispetto alle varsione standard, ma la novità sta nell'adozione di ALA (Active Lamborghini Aerodynamic), che riesce a lavorare in maniera molto efficace e anche asimmetrica, creando un aero vectoring che aiuta l'auto a girare le curve. Un applauso se lo merita per le note del propulsore, il secondo e ultimo aspirato della nostra lista.
Mercedes AMG GT-R. Aggiunge alla sigla la lettera che le conferisce un'anima ancor più ruggente e porta il 4.0 L V8 a 585 CV. Anche per lei tempo di rilievo sul circuito tedesco più famoso del mondo, con le novità che riguardano un'aerodinamica più accorta una potenza maggiore rispetto alla base, oltre a un assetto decisamente più aggressivo. Interessante la soluzione degli scarichi al posteriore, incassati nel generoso diffusore.
Aston Martin Vantage. Addio anche per lei ai suoni dei propulsori V8 e V12 aspirati, sotto al cofano adesso c'è il 4.0L V8 AMG da 510 CV e 685 Nm di coppia. Anche la linea cambia profondamente e adesso si ispira di più alla DB10 vista nella serie 007. La nuova versione promette un compromesso ancora più alto tra prestazione e sportività. La linea rimane il solito capolavoro Aston.