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Le automobili potranno convertire l’energia cinetica in energia elettrica non solo dalle decelerazioni come avviene già oggi, ma anche attraverso le gomme.
La giapponese Sumitomo, che commercializza i pneumatici a marchio Falken e Dunlop, ha appena annunciato di aver messo a punto un sistema che permette di generare energia sfruttando il movimento di rotolamento della gomma e più precisamente la deformazione della carcassa.
La tecnologia “Energy Harvester” del gruppo nipponico messa a punto insieme all’Università del Kansai prevede che all’interno della gomma sia posizionato un dispositivo composto principalmente da due strati di nanomateriale caricati positivamente e negativamente che sfregando tra loro producono elettricità.
Si tratta del noto fenomeno dell’elettrizzazione per strofinio, che in questo caso può essere sfruttata per alimentare componenti come i sensori TPMS che monitorano la pressione delle gomme, ma anche per l’illuminazione dell’abitacolo, diminuendo dunque il carico sul motore necessario ad alimentare i servizi di bordo secondari e dunque le emissioni del motore o, nel caso di una vettura elettrica, per estendere l’autonomia.