Studio choc dell’Istituto dei tumori: una sigaretta inquina 15 volte più di un’auto diesel

Studio choc dell’Istituto dei tumori: una sigaretta inquina 15 volte più di un’auto diesel
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Un tabagista che fuma per circa otto minuti di fila inquina da quattro a sei volte più di un autotreno e da dieci a quindici volte più di un’auto con motore Diesel Euro3
14 ottobre 2021

La ricerca è stata condotta dall’Istituto dei Tumori di Milano e ha verificato che un fumatore emette una quantità di micro-polveri tre volte più elevata di quella immessa nell’aria dallo scarico di un’Harley-Davidson. Non solo, perché la differenza con un’auto o con un Tir è anche superiore. Insomma, un tabagista che fuma per circa otto minuti di fila inquina da quattro a sei volte più dell’autotreno e da dieci a quindici volte più di un’auto con motore Diesel Euro3. “La sigaretta emette polveri fini e ultrafini superiori ai più grossi motori contribuendo così direttamente all’inquinamento atmosferico delle nostre città. Per eseguire le misurazioni è stato utilizzato un apparecchio portatile la cui tecnologia si basa sul principio della diffrazione laser ed è in grado di esprimere la quantità degli inquinanti PM1, PM2,5 e PM10. Abbiamo condotto diverse sperimentazioni, i cui esiti sono stati tutti pubblicati su riviste scientifiche internazionali (qui lo studio completo) e siamo giunti alla conclusione che tra i vari mezzi di trasporto, nulla emette tanto particolato quanto una sigaretta” ha spiegato Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto Tumori milanese.

È vero che i motori Diesel Euro6 sono molto meno inquinanti di quelli Euro3, ma l’Italia ha il parco auto circolante più vecchio d’Europa (più di 11 milioni di vetture). Nonostante questo, il fumo di sigaretta rimane il maggior responsabile per le malattie polmonari. Nell’85% dei casi di tumore polmonare: “Sono una trentina le malattie, fra le più diffuse, che hanno come maggiore responsabile il fumo, attivo e passivo. Ci sono una dozzina di diversi tipi di cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari, patologie dentali, delle ossa, della pelle e persino la disfunzione erettile. In tutto, sono oltre 93mila ogni anno in Italia le morti provocate dal tabacco, circa 43mila delle quali per tumore. Più di un quarto dei decessi riguarda persone ancora giovani, fra i 35 ed i 65 anni d’età” ha concluso Boffi.

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