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Il parere del Ministero dei Trasporti sull'illegittimità delle multe per il voucher di sosta scaduto «non è sufficiente per cambiare una disciplina». Ne è convinto il sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha così risposto a una richiesta di comunicazioni in Consiglio Comunale.
Secondo il primo cittadino, che è anche Presidente dell'Anci, l'impostazione data dal dicastero dei Trasporti, che prevede esclusivamente il pagamento della differenza tra quanto pagato e quanto dovuto dall'automobilista «consisterebbe, nella sostanza, in un'autorizzazione dell'evasione tariffaria».
Si verrebbe a creare, insiste Fassino, «una situazione dall'esito ingestibile, nella quale gli automobilisti pagherebbero la tariffa minima e sarebbe impossibile verificare eventuali violazioni». Senza contare, conclude il primo cittadino torinese, «che ci sono state due sentenze della Corte di Cassazione in base a cui la discrepanza tra il pagamento corrisposto e quello dovuto viene considerata un'irregolarità da sanzionare».
Ricordiamo infatti che pochi giorni fa, il Sottosegretario Umberto del Basso De Caro, ha provveduto a chiarire la posizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla questione delle multe legate alle vetture che non rinnovano il proseguimento della sosta ove questa è a pagamento.
Il Ministero delle Infrastruture e dei Trasporti ha infatti precisato che qualora il guidatore non rinnovi la sosta a pagamento, sarebbe soggetto unicamente ad una inadempienza contrattuale e non e non ad una violazione vera e propria e sarebbe quindi tenuto a pagare solo il lasso temporale rimasto scoperto (la differenza insomma) e non una multa vera e propria.
Il mancato rinnovo del periodo di sosta a pagamento, prevede, secondo il comma 6 dell'art. 157 del Codice della Strada, unicamente la retribuzione del periodo non coperto e non il pagamento di una sanzione.
Fonte: Ansa