Street Control: basta auto in doppia fila? Servono parcheggi, non telecamere

Street Control: basta auto in doppia fila? Servono parcheggi, non telecamere
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Si chiama Street Control ed è un sistema che attraverso telecamere permette di sanzionare in tempo reale auto in doppia fila o divieto di sosta. Ma questa non può essere la soluzione al problema
16 ottobre 2014

Si chiama Street Control ed è un sistema che attraverso telecamere permette di sanzionare in tempo reale auto in doppia fila o divieto di sosta. Alcune auto dei vigili di Roma (per ora sono dieci per turno) sono dotate di una speciale telecamera che, una volta individuata un'auto parcheggiata in maniera irregolare, non è in grado soltanto di scattare una fotografia ma anche di inviare direttamente il verbale al destinatario, riconosciuto in maniera automatica tramite la targa.

 

Per ora il sistema è ancora in fase di sperimentazione, ma durante un test queste telecamere sono state in grado di elaborare in un'ora ben 500 verbali per auto parcheggiate in doppia fila. L'idea rientra nel Piano di Fluidificazione del Traffico voluto fortemente dal Sindaco Ignazio Marino.

 

Appena annunciato, questo nuovo sistema ha sollevato un vespaio di polemiche. Alcune anche molto fondate, come ha spiegato il nostro editorialista Enrico De Vita ai microfoni di Isoradio, intervistato da Elena Carbonari.

 

Come funziona il sistema Street Control?

«Le targhe di oggi sono fatte con una vernice particolare ed esistono telecamere speciali in grado di leggere istantaneamente i caratteri alfa-numerici riportati. Se questi occhi elettronici vengono collegati all'archivio della motorizzazione, possono risalire al proprietario e far partire immediatamente il verbale, per esempio in caso di auto in doppia fila».

auto doppia fila
Le auto in doppia fila sono una piaga delle grandi città. Ma le telecamere non risolveranno il problema

 

Ma questo sistema si concilia con le norme vigenti?

«Ci sono due aspetti da valutare. Se c'è il proprietario vicino all'auto parcheggiata in doppia fila il CdS impone che la contravvenzione venga contestata all'istante. Questo significa che per legge non ci si può accontentare di filmare la targa, copiare l’indirizzo del proprietario dalla Motorizzazione e recapitare la contravvenzione dopo qualche mese a casa dell'automobilista indisciplinato. La contravvenzione va contestata di persona, anche per rispettare i diritti della difesa».

 

Lo Street Control è la vera soluzione al problema?

«E' vero che in tante città esistono troppe auto parcheggiate in seconda, terza, quarta fila. Si tratta di una malattia dell'era moderna. E le malattie vanno curate. Servono gli ospedali per curarle. Le auto non si possono cacciare dalle città, come i lebbrosi o combattute con tasse e divieti fino a scoraggiarne l’impiego. Questo significa che se non creiamo ospedali ovvero dei parcheggi per le auto, la peste ovvero la battaglia contro le auto in doppia fila si intensificherà, ma non risolverà mai alcun problema e sarà sempre più difficile prendere decisioni efficaci. La multa che arriva a casa dopo mesi non libera le strade dalla sosta selvaggia».

Mi appello ai regolamenti comunali e ai sindaci perché non venga portata avanti soltanto una guerra spietata e punitiva, ma si provveda anche a realizzare nuovi parcheggi

 

Qual è la proposta quindi?
«Mi appello ai regolamenti comunali e ai sindaci perché non venga portata avanti soltanto una guerra spietata e punitiva, ma si provveda anche a realizzare nuovi parcheggi. È l'unico modo per far sparire per davvero le auto in doppia fila».

 

Ma in una città come Roma non è difficile costrure nuove infrastrutture?

«So che a Roma si obbietta che costruire nuovi parcheggi costituisce un problema enorme, per la particolare conformazione della città vecchia, ma i nuovi quartieri non hanno queste difficoltà. A Rio de Janeiro ci avevano già pensato nel 1980! In questa metropoli la legge edilizia dell'epoca imponeva che tutte le nuove costruzioni avessero un box auto per ogni camera da letto prevista  negli appartamenti.».

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