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Abbiamo visitato il Centro Stile Lancia, in quel di Torino. Un luogo per certi versi magico, per altri apparentemente ancora “vuoto” se si usa l’occhio critico del visitatore curioso, in questo clima di grande e un po' troppo lunga attesa, per un marchio di cui il gran capo Tavares, è “malato” nel senso buono del termine.
Le novità ci sono in ballo, poche e pesanti pare, ma nascoste. Non può essere altrimenti quando l'orizzonte è così esteso, da riuscire a metter dubbio nei molti critici che faticano, a capire cosa è accaduto già negli ultimi due anni per l'automotive; figuriamoci da qui a 2030.
In questi uffici, dove lavorano gli uomini diretti dal CEO Luca Napolitano, si stanno definendo elementi fondamentali non solo delle auto in arrivo. Anche le squadre che a breve disporranno il “rilancio” Lancia su nuovi mercati esteri europei. Quelli dove da tempo il brand non è presente ma ritorna, con le nuove tre auto previste ogni due anni per il decennio in corso: piccola, media e grande, come le piattaforme che Stellantis ha deciso di usare.
Oggi Lancia è solo Ypsilon che, data anche la tremenda fase di mercato, è nettamente un affare per il Gruppo: prima nel segmento B e seconda in assoluto in questi mesi del 2022, sul mercato auto italiano.
Ma le ambizioni sono ben altre, partendo da numeri così: come Alfa e Maserati, come DS, Lancia è chiamata a fare la parte del leone per le casse del gruppo italo-francese. Il poker di marchi premium, dovrà quintuplicare gli attuali profitti (aggregati) e quadruplicare i ricavi. La gamma non sarà certo ampia come per il mondo Peugeot, per restare in casa nei paragoni, ma Lancia punta a esserci nei tre segmenti che in Europa fanno, circa, il 50% del mercato. Solo una delle nuove auto, la prima, sarà anche ibrida. Dal 2028 Lancia produrrà e venderà auto elettriche.
Come sono le nuove auto Lancia che stanno uscendo dal Centro Stile di Torino? Per fortuna molto italiane, in quanto si vede e tocca. Il design semplice e puro, ereditato dal passato ma declinato in modelli con la spina e un nuovo “viso” nel fronte vettura. Di render, su queste pagine, ne abbiamo già visti a decine, tutti gradevoli.
Saranno anche sostenibili, le nuove auto Lancia di Stellantis, perché oltre il 50% di quanto si tocca, su una Lancia della nuova gamma, sarà ecologico (riciclato o eco-sostenibile).
Negli interni si focalizza il lavoro del Centro Stile: un salotto, marcatamente italiano, visto che già DS ha questo obiettivo. Possiamo pensare alla nuova Ypsilon, alle eredi Aurelia e Delta come esempi di stile nazionale da appartamento, oltre che nei richiami ai modelli antichi: abitacolo e selleria avvolgente, come certi arredi e, magari, firmati da alcuni designer italiani esterni al mondo auto.
La chicca in anteprima? SALA (Sound Air Light Augmented) è l’acronimo scelto il solo comando della climatizzazione come dell’audio e dell’illuminazione, o meglio il filtro unificatore delle molte variabili oggi spesso “distese” su più comandi e touch-screen da gestire manualmente. Seduti su una nuova Lancia BEV, basterà scegliere il livello preferito, meglio se vocalmente, capace di combinare tutti i parametri nel “mood” più gradito.
In Italia, Lancia punta sulle sue attuali concessionarie, me ne arriveranno circa 100 di nuove, in 60 città d’Europa. Le vendite saranno quindi anche all’estero dal 2024, per una stima di circa 250 concessionari Lancia totali, in Europa.
Un’Europa dove il peso dell’online, per i contatti e i contratti da clientela, aumenta con l’aumentare della distanza dal Bel Paese: 50% di vendite online, all’estero, è una stima interna dataci per i prossimi anni di Lancia.
Questa nuova auto Lancia, erede “superiore” di Ypsilon quando la vedremo? Napolitano annuncia novità entro fine 2022, anche se non può dire quali. Noi un’idea la abbiamo, magari è un concept, da esibire, in forma digitale per il momento. Magari è solo una visione parziale, come è stato per Alfa Tonale (a proposito: Alfa e Lancia lavorano a braccetto qui a Torino) che su frontale della nuova Ypsilon mostra qualcosa di mai visto, per scudo e fanaleria.
Anche se sappiamo per certo che i primi modelli di nuova Ypsilon elettrica hanno già fatto varie sessioni di “clinic” come si suol dire: viste dal vivo e commentate da persone che, pare, abbiano usato come aggettivo più frequente “futuristica”. Un po’ lontano dall’attuale target femminile, di cui abbiamo sempre parlato anche recentemente, con una testimonial forte per i valori delle donne, come l’attrice Cristiana Capotondi.
Proprio la Capotondi era oggi al Centro Stile Lancia, per testimoniare come l’impegno suo e della Casa voglia esser forte, nel sostenere i diritti femminili e la responsabilità sociale. E quando si dice forte, basta vedere il video presentato, qui a fondo pagina: the punch.
Nelle slide di presentazione piano, un riferimento preso è Audi, da cui oggi ci distanziamo per il 19%. Preferisco diminuire quel dato negativo, che rincorrere un margine su marchi non premium
Per Lancia, come per Alfa, si vocifera di un nuovo logo. “Oggi il nostro logo è puro, ben fatto come sintesi – spiega Napolitano - ma si può evolvere, evidenziando scudi e lancia magari, oggetti presenti ma non evidenti: sono elementi nobili e storici da valorizzare”. Magari, lo vedremo in formato digitale, nel mondo NFT, in breve anticipo del lancio della nuova auto di segmento B, aggiungiamo noi. Non a caso un omaggio dato ai giornalisti, è stato digitale: l'effetto Lancia da applicare al proprio Instagram.
Cosa ne pensa dei Saloni auto, oggi? “Noi non presenzieremo a nessun Salone, anche per dimensione della gamma. Sarà tutto online e con lanci dedicati in presenza, su eventi di eccellenza. Ovviamente italiana”. In questo caso, magari, potremo attenderci una nuova Lancia portata al Salone del mobile, invece che a quelli dell’auto.
Quale mercato si attende con più interesse, fuori dall’Italia? “Tutti quelli dove stile e arte del nostro Paese sono apprezzati. Dove cibo e prodotti italiani sono amati e scelti. E poi, dove mi sono divertito di più conoscendo i papabili concessionari e i responsabili locali. Spesso amanti della storia Lancia”. In Europa sappiamo che l’interesse è vivo per Lancia da parte di tedeschi, belgi, olandesi, facendo 2+2 possiamo immaginare dove Lancia approderà, senza voler pretendere di scalfire troppo marchi con gamma premium estesa. Lecito attenderci che in questi Paesi, dopo circa due mesi dal debutto tricolore, arrivi la nuova Ypsilon nel corso del 2024.
Quale dote del marchio che altri non hanno, è da tenere presente pensando alle tre nuove auto Lancia in arrivo, Ypsilon, Aurelia e Delta? “Di certo l’eleganza semplice, da fuori, poi l'eccellenza in abitacolo: quando si parla di qualità non vogliamo essere secondi a nessuno”.
Come vede i riferimenti di mercato Lancia oggi, il nuovo target europeo esteso. “Andremo a posizionare il nostro brand dove il cliente paga di più perché lo desidera. Basta prendere riferimenti generalisti quando si parla di una Lancia (vedi ora, parlando sempre di cugine generaliste in segmento B). Nelle slide di presentazione piano, un riferimento preso è Audi, da cui oggi ci distanziamo per il 19%. Preferisco diminuire quel dato negativo, che rincorrere un margine su marchi non premium. Qui si lavora su qualità e futuro premium al 100%. Anche i prezzi non potranno essere popolari, visto il crescere dei contenuti. Prevediamo che il cliente tipo si diversifichi non solo per l’internazionalizzazione, ma anche salendo in età, rispetto a oggi”.
Parliamo della nuova Lancia Ypsilon, cosa possiamo dire oggi, che è “quasi pronta”. Affiancherà in gamma l’attuale come avvenuto per Fiat 500? “La nuova segmento B Lancia non è una sostituta in gamma dell’attuale. È più grande, circa 4 metri, molto più ricca, tecnologica. Prenderà un taglio molto più trasversale, anche per uomini (che la hanno molto apprezzata nelle preview interne). Perché è una ripartenza del marchio, non un inserimento, questo deve essere chiaro”. Ne sapremo qualcosa in più, pare, quando almeno digitalmente vedremo qualcosa.
Cosa possibile dire invece della Aurelia? “Arriva nel 2026, è la mia favorita, è Aurelia solo nel nickname, per ora. Sarà la nostra ammiraglia, ma non abbiamo voluto esagerare, con auto presidenziali: 4.6 metri circa, nemmeno una segmento D piena, volendo guardare. Però una vettura elettrica al top di ogni HW e SW di cui Stellantis potrà disporre”.
E della attesissima erede Lancia Delta? “E’ ancora troppo lontana, si parla del 2028. Posso dire che è la prima vera nuova Delta e che è già bellissima, nelle sue fasi iniziali. Si vede che è una Delta, al 100%”.
Un capitolo che starebbe bene, riaperto ed esteso per il marchio, è quello del collezionismo, ora fermo al passato. Sarà arricchito di serie speciali, limitate e perché no, delle one-off come fanno altri? Qualche chicca?
“Nel nostro gruppo ho steso e ho avuto approvazione per un piano molto pragmatico, sui 10 anni. Prima la segmento B, fatta in Italia e poi se c'è spazio animazione del prodotto con serie speciali. Dipende, nessuno vieta di vedere un domani delle nuove HF, ma oggi sono solo un sogno da alimentare. Più distanti le one-off, che pure apprezzo molto. Oggi sarebbero bellissime ma sterili, se devo pensarle come auto che possano prefigurare quanto arriverà: non sarebbero elettriche. Piuttosto, per il collezionismo, ci piace l’idea del mondo NFT”.