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Aggiornato al 19 dicembre 2022
Come preannunciato, la legge di Bilancio in approvazione questa settimana non prevede la "rottamazione" delle multe (e tasse locali come l'IMU) fino a 1.000 euro dovute ai Comuni, la cui cancellazione causerebbe seri problemi di bilancio, soprattutto per le multe da infrazioni al Codice della Strada, che sono la parte più cospicua.
La rottamazione riguarderà solo gli interessi per i ritardati pagamenti e sarà automatica, ma ai Comuni rimane la facoltà di fermare il processo, perché a quanto sembra l'ammontare degli importi è superiore ai 350 milioni di euro. Nel caos della burocrazia all'italiana, sono già da mettere in conto infiniti contenziosi, e in ogni caso ai Comuni è stato dato tempo fino ai 31 marzo per operare lo stralcio. Le votazioni al programma economico cominciano oggi, 19 dicembre.
Le legge di bilancio in approvazione alla Camera e al Senato entro il 31 dicembre prevede lo stralcio (ovvero l'annullamento) di tutte quelle sanzioni sotto i 1.000 euro (la maggior parte di quelle comminate con l'Autovelox e simili) e la riduzione delle sanzioni per quelle superiori a tale cifra. La rottamazione vale anche per il mancato pagamento del bollo auto per i periodi dal 1 gennaio del 2000 al 30 giugno 2022, in gran parte già caduti in prescrizione e per questo "condono" non c'è alcun adempimento particolare.
Al contrario, le multe emesse dai Comuni per infrazioni al Codice della Strada (per la maggior parte divieti di sosta, violazioni dell'Art.142 - eccesso di velocità - e accesso alle ZTL) potrebbero restare valide e non sanabili perché la legge prevede che siano i Sindaci a decidere se aderire o meno alla rottamazione o allo stralcio.
E molto difficilmente lo faranno, visto che l'importo delle contravvenzioni viene regolarmente messo a bilancio preventivamente (basandosi su quanto incassato l'anno precedente e, se possibile, aumentando il gettito). Secondo le prime stime, una rottamazione totale delle multe arriverebbe a pesare per circa 350 milioni di euro sui bilanci.