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Il caro energia è destinato a sortire effetti anche per quanto riguarda le strade. Diversi comuni italiani, come Malo, in provincia di Vicenza, hanno deciso di intervenire sul programma dell'illuminazione pubblica, spegnendola dalle 23.30 alle 06.00. I potenziali aumenti delle bollette attesi di qui a breve hanno indotto a un taglio dell'illuminazione, nel contesto di una serie di misure che vanno dal passaggio alla tecnologia LED per i lampioni a nuovi orari per il personale comunale, in modo tale da accorpare le presenze e ridurre il riscaldamento degli ambienti.
“Ho atteso di vedere come andavano le cose - ha puntualizzato il sindaco di Malo, Moreno Marsetti, ad Alto Vicentino - ma gli ultimi dati e le previsioni fornite dagli uffici, mi hanno convinto a prendere provvedimenti". "Non ci possiamo permettere bollette triplicate - ha aggiunto - e del resto non trovo giusto tagliare servizi nè tantomeno pesare sulle tasche dei miei concittadini o su quelle delle attività già abbastanza penalizzate dalla congiuntura attuale".
"L’unica via percorribile quindi è quella di razionalizzare l’illuminazione e ad attuare comportamenti virtuosi a partire dalla pubblica amministrazione, ma che auspico vengano seguiti da tutti anche nel privato con un prezioso quanto necessario spirito di sacrificio collettivo nelle piccole azioni di ogni giorno”. Marselli ha specificato che la sicurezza non verrà meno con il provvedimento sull'illuminazione. I punti nevralgici dal punto di vista della viabilità, ha specificato Massetti, resteranno illuminati, e nel contempo è previsto un potenziamento della videosorveglianza e del presidio delle forze dell'ordine.