Strade killer e rotonde da funerale

Strade killer e rotonde da funerale
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Quando tecnici impreparati o ditte senza scrupoli si improvvisano progettisti di strade, il pericolo è grande, ma viene alla luce solo dopo una tragedia. Come per il bus in Irpinia. Ma anche le rotonde sanno fare molto male | <i>E. De Vita</i>
23 settembre 2013

Nel 2012 avevamo pubblicato i disegni di una originale rotonda “a fagiolo”, in corso di costruzione a Segrate, sulla provinciale Cassanese, alle porte di Milano. E avevamo espresso le nostre perplessità sulla struttura: è pericolosa, rallenta il traffico, riduce la strada a una sola carreggiata, non rispetta i canoni internazionali sulla progettazione delle rotonde. Che, per definizione e per rendere fluida la circolazione devono essere rigorosamente “rotonde”.

L'incidente: un'autocisterna si ribalta nella rotonda "a fagiolo"

Ora non abbiamo più dubbi: quella rotonda è un trampolino di lancio per autocisterne, che corrono il rischio di ribaltarsi anche a velocità estremamente basse. Il 24 agosto scorso, infatti, è accaduto quello che si temeva: un’autobotte con 19.000 litri di soda caustica si è ribaltata al termine della tortuosa gimkana, finendo sulla zona pedonale. E solo per caso non ci sono state vittime. Abbiamo ricostruito l’incidente. Con questi elementi: 

 

- la velocità dell’autocisterna era bassa (lo ha testimoniato l’automobilista che seguiva);
- il ribaltamento è avvenuto proprio all’ultima curva della seconda “esse” (se la causa fosse stata la velocità, sarebbe avvenuto alla prima “esse”);
- la cisterna conteneva solo 19.000 litri di liquido;
- la forma della rotonda impone, in successione, quattro fasi con lo sterzo, ciascuna composta da una sterzata a destra, un riallineamento e una sterzata a sinistra. In totale sono quattro oscillazioni complete.

cisterna ribaltata segrate (1)
L'autobotte ribaltatasi lo scorso 24 agosto all'interno della rotonda "a fagiolo" di Segrate a causa dell'effetto pendolo. Nella cisterna si trovavano 19.000 litri di soda caustica (Foto Newpress)

 

Ora provate a immaginare un grosso pendolo montato su un camion, come una campana che può oscillare trasversalmente. Se la campana è bloccata, rimane ferma, ma se viene lasciata libera, nelle curve si sposterà a destra o a sinistra e inizierà a oscillare. La campana è un pendolo e come tale ha un suo modo esclusivo di dondolare: non può andare né più lenta, né più veloce. Il numero di oscillazioni al secondo si chiama frequenza e si indica in hertz. Più è lungo il braccio del pendolo, più lenta sarà l’oscillazione e più bassa la sua frequenza.

L'autobotte si trasforma in un pendolo

Ora tenete fermo il camion e fate oscillare il pendolo con piccoli colpi, assestati sempre nello stesso punto. Che significa, applicati esattamente con la frequenza tipica di quel pendolo. L’oscillazione diventerà sempre più ampia e a un certo punto il camion si ribalterà, pur senza marciare. Qualcosa di simile avviene quando si fa ribaltare un’auto facendola pendolare in sincronia col movimento delle sospensioni (cioè con la frequenza di risonanza al rollio).

rotonda segrate fagiolo 1
Una seconda rotonda dalla forma improbabile, e quindi molto pericolosa, a soli 500 metri di distanza dall'altro rondò "a fagiolo" dove si è ribaltata la cisterna


Un’autobotte non totalmente riempita è simile a un pendolo: il liquido può andare da destra a sinistra a causa della forza centrifuga, e poi ricadere in basso (per contro il liquido non può andare avanti e indietro perché tutte le cisterne sono dotate di paratie trasversali che frenano i movimenti al suo interno). Nelle curve il baricentro del liquido si innalza lungo la parete della cisterna proprio come un pendolo che oscilla. La frequenza del movimento dipende dalla viscosità del liquido e dal raggio di curvatura della cisterna.

 

Ed è la frequenza di risonanza del sistema. Se guidiamo l’autocisterna, anche a velocità molto bassa, in una serie di curve tali da innescare l’oscillazione di risonanza del sistema, il trampolino magico è pronto. A un certo punto, cioè dopo un certo numero di oscillazioni, l’ampiezza del movimento è tale che il ribaltamento è inevitabile. Ripetiamo, la velocità non c’entra, c’entra la frequenza delle curve e la frequenza di risonanza del sistema. Ed è esattamente quanto avvenuto il 24 agosto scorso, a Segrate.

Un’autobotte non totalmente riempita è simile a un pendolo: il liquido può andare da destra a sinistra a causa della forza centrifuga, e poi ricadere in basso

E a rischiare di più sono pedoni e motociclisti

Sono ben due le stravaganti rotonde che il Comune ha costruito, nel giro di 700 metri. E sembra che anche la Provincia abbia dato il suo benestare. Già  a un primo esame saltava all’occhio la difformità con le regole internazionali e soprattutto la strozzatura creata artificialmente dalle due rotonde. La Cassanese è un’arteria a due carreggiate separate, sulla quale transitano quasi 60.000 pendolari al giorno: era fin troppo facile prevedere come un semplice Tir avrebbe occupato entrambe le carreggiate; ovvio immaginare grande pericolo per i motociclisti spinti lateralmente; naturale pensare alla difficoltà dei pedoni nell’attraversare l’ingorgo. E altrettanto naturale prevedere il blocco del traffico provocato dai pedoni.

rotonda segrate limite 30
Dopo l’incidente (la foto è stata scattata a settembre 2013) il comune di Segrate ha abbassato il limite a 30 km/h in corrispondenza della rotonda "a fagiolo". Un'ammissione di colpa dell'incidente che ha coinvolto l'autocisterna?

Il sindaco: «La rotonda è sicura»

E ora? Il sindaco di Segrate ha commentato l’incidente dell’autocisterna definendo “sicurissime” le due rotonde a fagiolo. La Provincia tace. Intanto guardatevi nelle foto qui a fianco come hanno ammesso – in qualche modo – la colpa. Sulla Cassanese vigevano i 70 all’ora, velocità “mortificatoria” visto che, per il codice, una strada extraurbana a doppia carreggiata meriterebbe i 110.

Soluzione? Limite a 30 km/h!

Tuttavia, poiché ha semafori e attraversamenti andrebbero bene anche i 90. Ma il Comune, d’accordo con la Provincia ha degradato a 70 il limite extraurbano, che procura anche qualche soldo in più negli sforamenti di velocità. Poi, in prossimità delle rotonde a fagiolo, con la scusa che siamo in zona urbana, e per qualche epidermica prudenza “non si sa mai”, il limite è sceso a un mortorio 50 all’ora. Ora, dopo l’incidente, hanno messo un nuovo limite: 30 all’ora. Da ammissione di colpa. O da funerale. Fate voi.

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