Steve McQueen: una Jaguar che vale una bistecca, all’asta la sua Jaguar E-Type

Steve McQueen: una Jaguar che vale una bistecca, all’asta la sua Jaguar E-Type
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Usata durante le riprese di “Le Mans”, venne regalata dall’attore al cuoco del set che, durante la produzione del film, lo aveva conquistato con una bistecca
21 gennaio 2025

Nel 1970, durante le riprese del celebre film "Le Mans", prodotto dalla Solar Productions sotto la guida di Steve McQueen, una Jaguar E-Type Series II Roadster del 1970 divenne parte integrante del set, non come veicolo protagonista, ma come elemento della quotidianità della produzione.

Questo esemplare, destinato originariamente al mercato statunitense, era caratterizzato da una configurazione meccanica d’avanguardia per l’epoca: un motore sei cilindri in linea da 4,2 litri abbinato a un cambio manuale a quattro rapporti.

Le sospensioni completamente indipendenti su tutte le ruote e i freni a disco garantivano una guida precisa e prestazioni notevoli, mentre modifiche obbligatorie per il mercato americano, come l’adozione di carburatori Stromberg e paraurti maggiorati, adattavano il design alle normative vigenti, senza intaccarne il fascino.

Il motore della Jaguar E-Type Series II Roadster
Il motore della Jaguar E-Type Series II Roadster
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Durante la produzione del film, il ruolo del catering fu affidato ad Alfred "Fredy" Zurbrügg, un giovane chef svizzero di soli 26 anni. Zurbrügg non era nuovo a progetti cinematografici di rilievo, avendo già collaborato con la produzione del film di James Bond "Al servizio segreto di Sua Maestà".

Tuttavia, la sua esperienza sul set di "Le Mans" si rivelò particolarmente significativa per la relazione che instaurò con Steve McQueen, conquistando il celebre attore e produttore con le sue abilità culinarie, creando piatti su misura. Tra questi spiccava il leggendario "Steve Steak", una bistecca cotta alla perfezione, glassata con miele e successivamente caramellata utilizzando un cannello, sempre accompagnata da un’abbondante dose di Coca-Cola servita con ghiaccio.

Gli interni della Jaguar E-Type Series II Roadster
Gli interni della Jaguar E-Type Series II Roadster

Verso la fine delle riprese, McQueen volle dimostrare la propria gratitudine nei confronti di Zurbrügg con un gesto di grande generosità, invitandolo a scegliere uno tra i tre veicoli presenti nel garage della produzione: una Porsche 911, una Mercedes-Benz 280 SL "Pagoda" e la Jaguar E-Type.

Nonostante il fatto che Zurbrügg non possedesse ancora la patente, McQueen lo incoraggiò e così, alla fine, Zurbrügg scelse la Jaguar E-Type, un’auto che, all’epoca, aveva percorso appena 600 miglia.

Seguendo il suggerimento dell’attore, lo chef ottenne la patente di guida e mantenne l’auto per oltre cinquant’anni.

La vista frontale della Jaguar E-Type Series II Roadster
La vista frontale della Jaguar E-Type Series II Roadster

Ciò che rende questa Jaguar particolarmente unica, oltre alla propria storia cinematografica, è il suo eccellente stato di conservazione: rimasta completamente originale e mai sottoposta a restauri invasivi, l’auto ha percorso meno di 46.000 miglia in tutta la sua vita.

Recentemente, questa Jaguar E-Type Series II Roadster del 1970 è stata messa all’incanto da Mecum Auctions in Florida, con il martelletto che è pronto a sancire un nuovo record il prossimo 18 gennaio. programmato per il 18 gennaio 2025. Insomma, preparate i portafogli e registratevi, la storia del cinema non fa sconti.

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