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Stellantis si è dichiarata contraria a un'eventuale decisione dell'Unione Europea di posticipare gli obiettivi sulle emissioni di CO2 previsti per il 2025, mettendosi così in contrasto con altre case automobilistiche della regione. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha definito "surreale" l’ipotesi di cambiare le regole a pochi mesi dall’entrata in vigore dei nuovi limiti.
Le normative dell'UE prevedono che le emissioni medie di CO2 delle flotte di veicoli scendano a 95 grammi per km entro il 2025, rispetto ai 106,6 g/km del 2023. Stellantis, secondo quanto affermato da Tavares, si è preparata a rispettare tali obiettivi, puntando su una gamma di veicoli elettrici già pronti per il mercato e strutturando la propria attività per affrontare la concorrenza.
L'ACEA, il gruppo di pressione dei costruttori automobilistici europei, ha invece proposto di posticipare di due anni l’obiettivo del 2025. Secondo le stime, il raggiungimento di tale target potrebbe costringere le case automobilistiche a sospendere la produzione di circa 2 milioni di auto o a subire sanzioni fino a 13 miliardi di euro per le autovetture e altri 3 miliardi per i veicoli commerciali.
Nonostante la crescente concorrenza da parte dei modelli più economici provenienti dalla Cina, Stellantis, uscita dall'ACEA nel 2022, ha ribadito il suo impegno nel rispettare le normative e nel continuare a innovare, riducendo i costi e lanciando nuovi modelli.