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I dazi applicati dall'Europa sulle auto elettriche prodotte in Cina accelereranno le chiusure di fabbriche nel nostro continente da parte di costruttori locali, visto che questo provvedimento spingerà le case cinesi a costruire stabilimenti in Europa: lo sostiene il CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares. Secondo quanto riporta Reuters, al Salone di Parigi 2024 il top manager portoghese ha definito i dazi "un buono strumento di comunicazione", ma con degli effetti collaterali.
"Aumenterebbe l'eccesso di capacità del sistema produttivo europeo - ha spiegato Tavares -. Il modo migliore per aggirare i dazi è produrre in Europa. E così facendo si accelererà la necessità di chiudere delle fabbriche". Il CEO di Stellantis ha citato come esempio BYD, che in questo momento sta costruendo uno stabilimento in Ungheria. "I costruttori cinesi - ha osservato - non costruiranno le loro vetture in Germania, Francia o Italia, perché avrebbero degli svantaggi in termini di costi, a cominciare dall'energia".
Dei problemi legati ai costi della produzione in Italia Tavares ha parlato a lungo nell'audizione in Parlamento di venerdì scorso, in cui ha chiesto la ripresa degli incentivi per rivitalizzare la domanda di auto elettriche. Il CEO di Stellantis ha sottolineato come gli italiani siano disposti a passare alla mobilità elettrica solo se proposta agli stessi costi dell'endotermico, ma i BEV hanno un prezzo il 40% più alto. Le richieste di Tavares hanno suscitato l'indignazione del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e dei sindacati.