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Al Salone dell'Auto di Parigi 2024, il Presidente di Stellantis, John Elkann, e l'Amministratore Delegato, Carlos Tavares, hanno smentito le speculazioni più recenti riguardo i marchi del gruppo chiarendo che la società non sta considerando alcuna fusione o acquisizione. Stellantis è concentrata sull'ottimizzazione delle proprie operazioni attuali e sul mantenimento della propria posizione competitiva senza cercare partnership esterne. Tavares ha però confermato confermato di aver ricevuto offerte da produttori automobilistici cinesi interessati all'acquisto di alcuni marchi del gruppo. Tra questi, BYD ha mostrato particolare interesse visitando gli stabilimenti Stellantis negli Stati Uniti e in Canada. Le offerte sono state però rifiutate.
Insomma, Stellantis non è pronta né a vendere marchi, né a intraprendere una fusione - come suggerito da alcuni rumors - con il Gruppo Renault a seguito di una sponsorship del governo francese. In effetti questo è più il momento di consolidare gli aspetti finanziari interni e i miglioramenti delle vendite dei singoli brand anche se alcune marche, come Maserati, stanno affrontando difficoltà. Per il Tridente era stata ipotizzato un passaggio sotto Ferrari, che è stato anch'esso smentito, e l'assetto dirigenziale più recente vede ora un solo CEO (Santo Ficili) a capo dei due marchi sportivi Alfa Romeo e Maserati
Le manifestazioni concrete di interesse da parte dei gruppi cinesi, comunque, sono un indizio di quanto l'introduzione di dazi verso le elettriche cinesi da parte dell'Europa e degli USA stia scuotendo gli equilibri industriali; le prossime mosse dei giganti BYD, Geely, Chery, Saic, Changan saranno indirizzate su due fronti: acquisire nuovi marchi e aprire stabilimenti in Europa.