Stellantis: ricavi in forte calo nel terzo trimestre

Stellantis: ricavi in forte calo nel terzo trimestre
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Ricavi in calo del 27% nel terzo trimestre del 2024 per Stellantis. Le consegne scendono del 20%
31 ottobre 2024

Netto calo dei ricavi per Stellantis nel terzo trimestre del 2024. Il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha fatto registrare una flessione del 27% a 33 miliardi di euro. Un risultato, questo, imputabile da un lato dalla diminuzione delle consegne e dall'altro da una congiuntura economica tutt'altro che favorevole. La riduzione delle vetture consegnate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è stata del 20%, con 279.000 in meno del 2023. Secondo quanto ha dichiarato Stellantis all'atto della presentazione dei risultati finanziari per il Q3 2024, "il terzo trimestre è stato caratterizzato da vuoti di produzione in diversi modelli a causa dell’inizio della transizione dei prodotti a livello globale, da riduzioni delle scorte nordamericane pianificate e da venti contrari dovuti al difficile contesto del mercato europeo". 

Stellantis inoltre ha fatto sapere che il gruppo conferma la consegna di circa 20 nuovi modelli nel 2024. Il programma di riacquisto di azioni per 3 miliardi, invece, è stato completato a ottobre, con una restituzione complessiva agli azionisti di 7,7 miliardi. Da Stellantis spiegano che "una politica di capitale coerente sosterrà la calibrazione dei dividendi e dei buyback all’inizio del 2025". Confermata, poi, la guidance 2024, tagliata a fine settembre. Si attende un margine operativo adjusted tra il 5,5% e il 7% per l'intero 2024, e un free cash flow industriale tra -5 e -10 miliardi di euro. In precedenza le previsioni erano di una cifra doppia per il primo e di un andamento positivo per il secondo. 

“Sebbene i risultati del terzo trimestre siano inferiori al nostro potenziale, sono soddisfatto dei nostri progressi nell’affrontare i problemi operativi, in particolare le scorte statunitensi, che sono state ridotte in modo significativo e sono in linea con gli obiettivi di fine anno, nonché la stabilizzazione della quota di mercato statunitense", ha commentato Doug Ostermann, che ha recentemente rimpiazzato Natalie Knight come CFO del gruppo. "In Europa, gli stringenti requisiti sulla qualità hanno ritardato l’avvio di alcuni prodotti ad alto volume, ma grazie ai progressi fatti per risolvere le questioni aperte, potremo presto beneficiare della portata significativamente ampliata di nuovi prodotti per il 2025 e oltre", ha aggiunto. 

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