Stellantis: quanto prendi di buonuscita se fai perdere all'azienda il 70% degli utili

Carlos Tavares, ex CEO di Stellantis, ha lasciato il colosso automobilistico il 1° dicembre 2024, con una retribuzione complessiva di 23,1 milioni di euro per il suo ultimo anno e una buonuscita di 12 milioni, per un totale di circa 35 milioni. Cifre che urtano con i risultati del gruppo, che ha registrato un calo degli utili del 70% nel 2024, fermandosi a 5,5 miliardi.

Il pacchetto retributivo di Tavares per il 2024 ammonta a 23 milioni, in calo del 37% rispetto ai 36,5 milioni del 2023. Include 2 milioni di salario base, fringe benefits per 71 mila euro, incentivi di lungo termine per 20,514 milioni e 500.000 euro di benefit post pensionamento. A differenza dell'anno precedente, non ha ricevuto bonus legati alle performance, visto il tracollo degli utili.

La buonuscita di 12 milioni si compone di 2 milioni di indennità di fine rapporto, come previsto dalla normativa olandese, e 10 milioni per il raggiungimento della seconda milestone del piano strategico. A marzo 2024, Tavares aveva già ricevuto 10 milioni per la prima milestone, mentre i 10 milioni previsti per la terza fase sono sfumati perché l'obiettivo non è stato centrato. Riceverà inoltre 800.000 azioni Stellantis nel gennaio 2026.

Anche John Elkann ha visto ridursi i compensi: 2,8 milioni per il 2024, con un taglio del 42% rispetto all'anno precedente. Il suo pacchetto include 922 mila euro di salario base, fringe benefits per 722 mila euro e incentivi di lungo termine per 1,153 milioni. Decisamente più contenuta la retribuzione del vicepresidente Robert Peugeot: 220 mila euro.

L'uscita di Tavares avviene in un momento critico: Stellantis ha registrato un calo del fatturato del 17%, scendendo a 156,9 miliardi, e una contrazione delle vendite del 12%. A complicare il quadro potrebbero contribuire i dazi del 25% sulle auto europee annunciati da Donald Trump.

Non è ancora chiaro chi prenderà il posto dell'ex CEO. Nel frattempo, Elkann gestisce la transizione, cercando la figura giusta per rilanciare il gruppo. Tra le decisioni strategiche già confermate, Stellantis manterrà il motore diesel 1.5 BlueHDi fino al 2030.