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Secondo Jean-Philippe Imparato, COO per l'Europa di Stellantis, il termine per la fine della commercializzazione di vetture endotermiche fissato per il 2035, non è un problema. Lo è, invece, "allineare il ritmo e il modo" con cui raggiungere questo obiettivo senza mettere a repentaglio tantissimi posti di lavoro nel settore automotive. Secondo quanto riporta l'Ansa, il dirigente francese in occasione del Salone di Bruxelles ha parlato a lungo della transizione verso una mobilità sostenibile.
"Il problema per noi non è il 2035. Il problema - ha spiegato Imparato - sono i prossimi tre o cinque anni. La fase di avvio è più importante di quella finale. L'obiettivo finale è chiaro. Se si vuole risolvere il problema delle emissioni della mobilità personale bisogna passare all'elettrico. La questione dell'obiettivo non è un problema, ma è il ritmo, il passo, la velocità, le condizioni, i metodi che usiamo per arrivarci che devono essere allineati. E la buona notizia è che vedo molte delle nostre autorità e delle parti interessate scoprire la portata della questione".
Imparato ha poi parlato della decisione da parte dei produttori auto europei di creare un pool per evitare le multe legate al superamento del limite della media delle emissioni della flotta, sanzioni che potrebbero scattare già nel 2025. "Una scelta non solo guidata da considerazioni finanziarie ma dal fatto che non volevo mettere il mio popolo di fronte a un muro, perché quando si affronta un muro, si può lanciare l'allarme che si vuole, ma non si cambia nulla". Il COO di Stellantis per l'Europa ha poi rivelato quello che a suo avviso è un nodo cruciale per la transizione elettrica.
"È necessario migliorare il sistema di caricamento delle auto elettriche: ha totalmente ragione chi vuole una colonnina di ricarica vicina e chi, per ripartire con la propria macchina, non vuole metterci due ore ma non più di 20 minuti. So bene che a lungo termine tutti risolveranno il problema delle infrastrutture, ma so anche che nei prossimi cinque anni non sarà così. Ecco perché abbiamo bisogno di questo tipo di supporto da parte delle autorità e del regolatore per proteggere i nostri clienti e i nostri dipendenti".