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Il matrimonio che ha portato alla nascita di Stellantis pare funzionare: dopo le prime notizie positive sull’andamento delle vendite del Gruppo, infatti, tra gli eredi delle dinastie Agnelli e Peugeot si fa più forte l’esigenza di cementare l’intesa, rafforzando i legami e ponendo le basi per una continuità d’azione a lungo termine.
Va interpretata in questo modo la notizia della sottoscrizione, avvenuta tramite la holding Exor e la Peugeot 1810, l’accomandita che riunisce gli eredi dei fondatori della società francese, di un accordo per fornire il giusto supporto a garantire la stabilità e “il successo di lungo termine” del Gruppo.
Non è (ancora) un patto di sindacato, quanto piuttosto di “consultazione”, visto che si limita a promuovere un libero scambio di opinioni, “ma non include alcun obbligo relativo all'esercizio dei diritti di voto o a coordinare in altro modo le iniziative relative ai rispettivi diritti e obblighi in quanto azionisti di Stellantis"; Exor e Peugeot 1810, titolari del 14,4% e del 7,19% del capitale di Stellantis, “rimarranno sempre libere di esercitare i propri diritti di voto su Stellantis in modo autonomo e indipendente, a propria discrezione e senza essere vincolati da alcuna discussione tra di loro”.
Secondo il patto sottoscritto, i rappresentanti delle due famiglie potranno incontrarsi prima di ogni assemblea per condividere idee e opinioni, "opportunità per discutere temi di interesse comune”.