Stellantis: negli USA alzano la voce i concessionario e spiegano perché si va di male in peggio

Stellantis: negli USA alzano la voce i concessionario e spiegano perché si va di male in peggio
Pubblicità
Il calo delle vendite e le scelte strategiche di Stellantis sollevano critiche da parte di dealer, investitori e sindacati. L'amministratore delegato Carlos Tavares affronta una forte opposizione.
25 ottobre 2024

Stellantis, il colosso automobilistico proprietario di Jeep, si trova in un periodo di forte instabilità. Vendite in calo, margini di profitto ridotti e uscite di figure chiave hanno portato a un’ondata di frustrazione tra dealer, investitori e lavoratori sindacalizzati, che puntano il dito sul CEO Carlos Tavares. Gli esperti ritengono che le sue scelte di drastica riduzione dei costi abbiano avuto effetti deleteri, con un impatto evidente sui modelli di fascia accessibile di Jeep, Chrysler e Dodge.

La delusione è cresciuta quando Stellantis ha lanciato un profit warning a settembre, ammettendo che i margini sarebbero stati più bassi del previsto e che le operazioni in Nord America avrebbero portato a un flusso di cassa negativo. Dopo mesi di pressione, Stellantis ha confermato che Tavares si ritirerà nel 2026, ma fino ad allora dovrà trovare soluzioni per attraversare questo periodo turbolento.

I dealer Stellantis lamentano da tempo la perdita di modelli più economici, come Jeep Cherokee e Renegade, espressioni di una riduzione dei costi che, seppur vantaggiosa per i profitti dell’azienda nel breve termine, sta penalizzando i consumatori e gli stessi rivenditori. Il National Dealer Council di Stellantis ha recentemente pubblicato una lettera aperta, criticando Tavares per decisioni che ritengono abbiano "danneggiato il valore dei brand".

Le difficoltà di Stellantis si riflettono anche in un eccesso di scorte, con oltre 100 giorni di approvvigionamento per Jeep, Chrysler e Dodge, ben al di sopra della media del settore. Inoltre, il prezzo medio di vendita di un veicolo Stellantis ha superato i 56.000 dollari, decisamente più alto della media di mercato, scoraggiando molti potenziali clienti.

Al centro della tensione con il sindacato United Auto Workers (UAW) c'è l'ex fabbrica di Jeep Cherokee in Illinois, chiusa a seguito della sospensione del modello. Il sindacato è pronto a scioperare se Stellantis non ristabilirà i suoi impegni produttivi per l'impianto, sostenendo che il ritiro degli investimenti viola il contratto del 2023. Stellantis ha risposto con una causa contro UAW, accusandolo di violazioni contrattuali.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti

Pubblicità