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Qualche giorno fa, è stato annunciato che lo stabilimento di Mirafiori ricorrerà alla cassa integrazione (qui per avere più info) e, nella giornata di ieri, è stato licenziato in tronco un impiegato.
“Egregio Signore, negli ultimi anni il Suo diligente impegno ha fornito una prestazione giudicata dai Suoi referenti gerarchici come “insufficiente” e “inadeguata”. Pertanto provvediamo con la presente a irrogarLe il licenziamento con preavviso”.
Questa è la lettera arrivata ad un impiegato - riportata dall'edizione torinese del Corriere della Sera - licenziato in tronco per lo “scarso rendimento”, una situazione non delle migliori nello stabilimento Stellantis. Infatti, oltre a questo episodio, nelle ultime settimane sono stati aperti diversi procedimenti disciplinari nei confronti dei colletti bianchi (almeno sei, ma due sono i casi accertati e difesi dai sindacalisti della Fiom e gli altri hanno scelto una tutela legale).
Secondo la Fiom, il caso del primo licenziamento sarebbe del tutto immotivato e, tra l’altro,il lavoratore non utilizzava neppure lo smart working ed era sempre presente in azienda. Per l’occasione, il segretario della Fiom Cgil Edi Lazzi, ha dichiarato:
“Sono tanti anni che seguo le imprese metalmeccaniche. E non ricordo un solo licenziamento, neanche nella vecchia Fiat, per una prestazione ritenuta inidonea dai superiori. La medesima contestazione fatta al dipendente licenziato è stata comminata ad altri lavoratori cui pensiamo seguirà identico epilogo del licenziamento. Mi sembra un’assurdità per fare pressione nei confronti dei propri dipendenti e spingerli ad aumentare a dismisura la prestazione lavorativa abbattendo per questa via i costi”
Infine, in risposta al sindacato, Stellantis ha dichiarato: “La verifica compiuta nella prima parte dell’anno corrente ha purtroppo confermato il permanere di una condotta inadempiente, risultando ribadita la valutazione di insufficienza della Sua prestazione, costringendo il responsabile a intervenire per sopperire alle sue gravi carenze”