Stellantis intrigata dall'auto formato Ikea, è più brutta la Luvly o la Ami?

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Stellantis sta valutando una possibile collaborazione con Luvly, un costruttore svedese noto per la produzione di veicoli leggeri
24 marzo 2025

Luvly è una startup svedese che si è fatta notare nel 2023 con la O, un quadriciclo elettrico dal design essenziale, pensato per ridurre al minimo l'impatto ambientale. Ma ciò che la rende davvero unica è il suo sistema di produzione "a pacchi", ispirato ai mobili Ikea.

La strategia prevede che le componenti del veicolo vengano prodotte in un’unica fabbrica centrale e poi spedite in kit, in confezioni piatte, verso micro-impianti locali vicini ai mercati di destinazione. Questo metodo consente di ridurre i costi di trasporto e ottimizzare la produzione, un po' come avviene con le famose librerie Billy e i tavoli LACK.

Luvly ha già dichiarato di essere aperta a condividere la sua piattaforma con altri costruttori, e Stellantis ha colto l’occasione per avviare una fase di studio.

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Stellantis è da anni protagonista nel segmento dei quadricicli elettrici con la Citroen Ami, la Fiat Topolino e la Opel Rocks Electric, modelli che hanno riscosso un successo inaspettato grazie al loro prezzo accessibile e alla possibilità di essere guidati anche senza patente (versione L6).

Luvly ha confermato di aver siglato un accordo commerciale di un anno con Stellantis, anche se i dettagli dell'intesa non sono stati divulgati. L'obiettivo? Testare la piattaforma della Luvly O e valutarne l'applicabilità ai futuri quadricicli Stellantis.

"La collaborazione mira a esplorare il potenziale dell’approccio unico di Luvly nel design e nella produzione di veicoli, con particolare attenzione ai materiali leggeri, all’accessibilità e alla sicurezza", ha dichiarato la startup svedese in un comunicato ufficiale.

Dal canto suo, Stellantis ha mantenuto un tono più cauto, limitandosi a confermare che sta esaminando la tecnologia di Luvly AB per comprenderne meglio il potenziale nel settore dei veicoli leggeri.

Quadricicli elettrici: il mercato si scalda

L’interesse di Stellantis per Luvly arriva in un momento in cui la concorrenza nel settore dei quadricicli sta diventando sempre più agguerrita. Se fino a qualche anno fa i principali rivali erano marchi storici come Aixam e Ligier, oggi il panorama è molto più variegato.

Renault ha sostituito il Twizy con il Mobilize Duo, Toyota ha presentato il FT-Me, mentre marchi emergenti come Microlino, Kilow, Biro e Silence stanno tentando di ritagliarsi uno spazio con proposte alternative.

Per Stellantis, trovare una nuova formula vincente è essenziale per mantenere il successo dell’Ami e delle sue gemelle. In questo contesto, l’idea di una produzione “in kit” come quella della Luvly potrebbe rappresentare una svolta per abbattere ulteriormente i costi e rendere i quadricicli elettrici ancora più competitivi.

Luvly O vs Citroën Ami: quale vince la gara del design improbabile?

Una domanda sorge spontanea: se Stellantis dovesse adottare la piattaforma di Luvly, le nuove Ami & Co. sarebbero finalmente più belle?

Difficile dirlo. Da un lato, la Citroën Ami ha un look discutibile che la rende comunque immediatamente riconoscibile e simpatica, un po’ come un cubo su ruote uscito da un cartone animato. Dall’altro, la Luvly O ha un design minimalista e piuttosto anonimo, quasi al limite dell’auto-giocattolo.

Se Stellantis dovesse davvero adottare la piattaforma svedese per i suoi futuri quadricicli, ci sarebbe da chiedersi se le nuove Ami, Topolino e Rocks Electric manterrebbero la loro estetica stravagante o se diventerebbero più simili alla Luvly O, con linee più tradizionali e meno iconiche.

In ogni caso, il vero vincitore sarà chi riuscirà a offrire il miglior compromesso tra prezzo, autonomia e praticità, perché alla fine, in questo segmento, il design conta fino a un certo punto.

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