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Stellantis ha annunciato la chiusura e la vendita del suo grande Proving Ground per veicoli in Arizona entro la fine di quest'anno, una decisione confermata a CNBC da fonti anonime vicine alla casa automobilistica. La decisione rientra nella serie di misure di riduzione dei costi messe in atto dall'AD Carlos Tavares, che ha ricevuto crescenti pressioni da Wall Street, dai concessionari e dal sindacato UAW (United Auto Workers) per le performance finanziarie dell'azienda e alcune decisioni strategiche.
Il Proving Ground in Arizona, situato su 4.000 acri a Yucca, tra Phoenix e Las Vegas, fu acquistato dall’allora Chrysler per 35 milioni di dollari nel 2007 da Ford Motor. Negli anni, l'impianto è stato utilizzato per test e sviluppo di veicoli, diventando una risorsa chiave per il collaudo di veicoli in condizioni estreme. Stellantis, tuttavia, ha confermato che a partire dal prossimo anno utilizzerà una struttura di proprietà di Toyota, anch'essa in Arizona e aperta a terze parti dal 2021, per le sue attività di test.
Secondo quanto dichiarato da Stellantis, la chiusura dell’impianto è parte di una più ampia strategia di valutazione e ottimizzazione delle proprietà immobiliari, con l'obiettivo di incrementare l'efficienza e migliorare la competitività.
L'impianto in Arizona occupa 41 dipendenti, di cui 37 rappresentati dal sindacato UAW. Stellantis ha comunicato che i lavoratori avranno opzioni di trasferimento o potranno usufruire di pacchetti speciali. Tuttavia, è possibile che alcuni possano essere soggetti a licenziamenti temporanei, che consentirebbero di mantenere salario e benefici per due anni. La UAW, che è stata fortemente critica verso Tavares e i suoi tagli occupazionali, non ha rilasciato commenti sulla chiusura.
La chiusura del sito in Arizona rientra in un piano di revisione più ampio. Stellantis ha già notificato alla UAW la possibilità di chiudere fino a 18 strutture, tra cui diversi centri di distribuzione e l’ex quartier generale Chrysler a Auburn Hills, Michigan. La riduzione dei costi ha portato a una diminuzione dell'organico negli Stati Uniti del 14,5% dal 2019, con una riduzione complessiva globale di 47.500 dipendenti. Oltre alla chiusura di strutture, Stellantis ha spostato molte attività ingegneristiche in paesi a basso costo come Brasile, India e Messico, dove il costo annuo per ingegnere si aggira intorno ai 50.000 euro, significativamente inferiore rispetto agli Stati Uniti e all’Europa.
Sebbene Stellantis abbia diverse strutture di test in Nord America, inclusa una vasta area a Chelsea, Michigan, la chiusura del sito in Arizona è un chiaro segnale dell'intento di Tavares di continuare a tagliare i costi anche a costo di scelte impopolari. La strategia di ottimizzazione dei costi potrebbe avere impatti a lungo termine non solo sul personale, ma anche sul posizionamento globale dell’azienda, che cerca di tenere il passo in un mercato automotive in continua evoluzione e sempre più orientato all’elettrificazione e alla digitalizzazione dei veicoli.