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Sono passati pochi giorni dall'audizione dei vertici di Stellantis al ministero delle Imprese e del Made in Italy e al di là delle affermazioni generali sul Piano Italia di John Elkann e di Jean Philippe Imparato, vengono alla luce anche alcuni dettagli, diciamo così, tecnici che sono però come l'elefante nel soggiorno: perché la produzione italiana di auto è calata della metà e anche di più?
Uno dei temi sul tavolo è la delocalizazione verso la Serbia e la Spagna di alcuni progetti, segnatamente la Grande Panda e la Smart Car, e Jean Philippe Imparato ha riassunto la cosa in modo incontrovertibile: "Fare una macchina in Spagna mi costa 516 euro, farla in Italia mi costa 1.414 euro per via del costo dell’energia". Siamo andati a dare un'occhiata alle tariffe energetiche per Italia e spagna e in effetti il confronto è impari:
Prezzi medi all'ingrosso dell'elettricità:
Fonte: Il Sole 24 Ore
Paese | Prezzo medio all'ingrosso (€/MWh) | Periodo |
---|---|---|
Italia | 143,03 | Gennaio 2025 |
Spagna | 96,69 | Gennaio 2025 |
Secondo l'indagine del quotidiano finanziario, il costo dell'elettricità in Italia è salito del 44% da gennaio 2024. La ragione è la forte dipendenza dai combustibili fossili, che sono arrivati nel 2023 ad incidere per il 55% della produzione, un dato in leggera discesa nel 2024 al 47% ma ancora fortemente influenzato dal prezzo del gas naturale. In Spagna, invece l'investimento nelle energie rinnovabili è stato fortissimo e questo a portato ad una riduzione di costi che nel 2024 si è collocata quasi a metà del prezzo per megawatt/ora dell'Italia, che detiene il triste primato del Paese europeo con il costo più alto dell'energia elettrica.
Nessuna sorpresa, dunque, che i produttori di auto (tutti) vedano nel nostro Paese un mercato dell'energia problematico e dove il costo del lavoro è un altro ostacolo all'apertura di nuovi progetti. Senza un intervento mirato per abbassare il costo dell’energia, l’industria dell’auto in Italia rischia di perdere ulteriormente terreno rispetto ai competitor europei. Misure come agevolazioni fiscali, investimenti nelle rinnovabili e un piano strategico per l’approvvigionamento energetico sono fondamentali per garantire un futuro al settore e salvaguardare migliaia di posti di lavoro.
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