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Caduta in pieno ferragosto, questa notizia potrebbe essere passata inossservata ma è come una bomba nelò mondo dell'automotive: il CEO di Stellantis Carlos Tavares e la CFO Natalie Knight (quella de "troveremo una casa per la Maserati") sono stati citati in giudizio insieme a tutto il gruppo Stellantiis da un pool di azionisti americani del marchio dopo che è stata rivelata la pessima situazione dei conti nei primi sei mesi del 2024, che ha visto i ricavi scendere del 14% e gli utili del 48%. Il reclamo, è stato presentato proprio il giorno di ferragosto presso il tribunale federale di Manhattan dallo Studio Legale Schall e accusa Stellantis di aver sopravvalutato il prezzo delle sue azioni nel 2024 facendo stime troppo ottimistiche poi smentite dai risultati del secondo trimestre, con segnali preoccupanti già nel primo che aveva visto una riduzione dell’utile operativo del 40% a 8,46 miliardi di euro.
Sul titolo in Borsa hanno pesato tutta una serie di fattori come i licenziamenti in corso, i ritardi dei nuovi modelli Citroen e la disputa aperta sul tavolo del Ministro Adolfo Urso per l'impoverimento della produzione automobilistica italiana.
Notizia della causa legale in corso è stata riportata per prima dalla Reuters, in cui si precisa che il gruppo di azionisti ritiene che il mega-gruppo Stellantis abbia nascosto dati sull'invenduto (le cosiddette "scorte") e altri segnali preoccupanti. Dal canto suo la Casa ha commentato in un nota alla Reuters che "La causa è priva di fondamento e l’azienda intende difendersi con forza» ma la questione dell'utile operativo crollato non ha evitato un bagno di sangue in Borsa. Stellantis a Walll Street ha perso il 9,9% nei due giorni di negoziazione successivi all’annuncio. Va detto che negli USA è una prassi abbastanza comune da parte degli azionisti intentare cause alle Società quando il deprezzamento dei titoli è importante e inaspettato.