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Dopo i concitati giorni che hanno fatto seguito all'allontanamento di Carlos Tavares, per il comitato speciale presieduto da John Elkann è della massima importanza agire su due fronti: riprendere in mano la situazione "interna" cercando di riallacciare buoni rapporti con fornitori, concessionarie e rappresentanze sindacali e dall'altro mandare forti segnali di vitalità e piani futuri agli investitori, ma anche verso l'opinione pubblica. Per questo Jean Philippe Imparato, che attualmente è il COO per l'Europa (Enlarged) ha confermato i piani per Mirafiori, uno degli stabilimenti maggiormente sotto pressione per il depauperamento di modelli e strategie. Imparato ha confermato alcuni programmi che erano già nell'aria come quello di una nuova 500 Ibrida "Torino", (che purtroppo sarà pronta solo a novembre 2025) e di una novità ancora inedita: il progetto di una nuova 500 riprogettata in arrivo e che dovrà "accompagnare" la transizione all'elettrico con un arco di tempo molto lungo, addirittura fino al 2032.
"Non molliamo Mirafiori", dice Imparato, anche se nei fatti lo stabilimento funziona a singhiozzo con lunghi periodi di cassa integrazione e solo per la 500 elettrica, un modello prossimo alla pensione, e per i cambi eDCT. Il nuovo progetto di una 500 Ibrida potrebbe aumentare la produzione fino a 100 mila auto l'anno (in passato però Tavares aveva parlato di 200.000 unità) e far risalire un po' i piani di produzione per l'Italia passando da poco meno di 500 mila auto a 600.000, a cui si sommeranno però i modelli previsti a Melfi.
In realtà c'è un gran bisogno di un'auto di segmento A nostrana, però ad un prezzo abbordabile, diciamo con un listino non superiore ai 15.000 euro, semplice, termica e priva di eccessivi fronzoli, il ruolo che ha attualmente la Panda (Pandina) made in Pomigliano ancora per un anno, priva però di quell'aria modaiola che ha premiato la Fiat 500 sin dalla nascita e che ne ha decretato un successo mondiale, anche come elettrica. Non è stato precisato se la nuova 500 - a batterie o ibrida - poggi su una delle piattaforme STLA, ma sia la Small sia la Smart Car sembrano troppo lunghe e massicce, benché multienergy.
Un ruolo, quello di auto "entry level", che non può certo essere interpretato dalla Fiat 600, troppo lunga e anche troppo cara (listino minimo 25.200 euro) e che infatti non compare fra le top seller di tutto il 2024 per il segmento delle B-Suv, ma che possa accontentare i clienti che oggi comprano Hyundai i10 o Kia Picanto.
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