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Uno scatto proprio in vista della linea del traguardo ha permesso ai promessi sposi FCA e PSA di arrivare all’altare con la dote intatta: entrambe le società, infatti, hanno chiuso il 2020 in terreno positivo, e l’ottima notizia consente a Carlos Tavares di annunciare un dividendo da un miliardo di euro da destinare agli azionisti.
Ma andiamo con ordine: pur in una stagione che verrà ricordata per le pesantissime ripercussioni economiche causate dalla pandemia, le due Case automobilistiche che dal inizio anno hanno dato vita a Stellantis hanno annunciato di aver chiuso il 2020 con un utile netto di 24 milioni di euro per FCA, mentrre l'alleato francese si rittrova in saccoccia un più cospicuo tesoretto di 2,2 miliardi.
Nel dettaglio, i ricavi di FCA sono scesi a 86,6 miliardi di euro (nel 2019, erano 108,1), quelli di PSA sono stati 60,7 miliardi di euro a fronte dei 74,7 di dodici mesi fa.
Ad un’analisi sommaria, i 24 milioni di utile netto 2020 annunciati da FCA possono apparire deludenti se confrontati con i 6,63 miliardi portati in cassaforte nel 2019: ma quei profitti straordinari nascevano da operazioni importanti, come la cessione di Magneti Marelli, avvenuto nel maggio 2019; più corretto è allora confrontare i dati depurati dalle operazioni straordinarie e da altre poste finanziarie occasionali, che riportano l’utile netto di FCA per il 2020 a 1,86 miliardi di euro, che rispetto ai 4,29 miliardi del 2019, pur in netta contrazione, appare comunque meno consistente.
«Questi risultati - ha avuto così modo di commentare l’ad Carlos Tavares - dimostrano la solidità finanziaria di Stellantis, che nasce dall'unione di due gruppi sani e forti. Stellantis debutta posizionandosi in alto ed è molto concentrata sul raggiungimento delle sinergie già annunciate».
La nuova holding ha comunicato alcuni parametri di confronto: il risultato operativo rettificato di Stellantis è indicato in 3,7 miliardi di euro, il 4,3% delle vendite; le previsioni del management per il 2021, sono piuttosto ambiziosi, puntando ad arrivare al 7,5%.
I dati 2020 sono gli ultimi forniti conservando la vecchia separazione delle aziende: già quelli del primo trimestre 2021, che saranno resi noti ad inizio di maggio, verranno aggregati sotto l’unico “cappello” Stellantis e quindi solo allora si potrà iniziare a valutare l’effettivo valore del Gruppo ed il suo impatto sul mondo della produzione automobilistica mondiale.