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La questione, che potrebbe magari avere più una valenza di prestigio che sostanziale, comunque ha un suo rilievo in termini di immagine: nell’ambito dell’articolata operazione finanziaria che porterà alla nascita del gruppo Stellantis, i due contraenti non contribuiscono in maniera paritetica al matrimonio, in quanto tutto il meccanismo verrà registrato come un’acquisizione da parte di PSA di FCA.
Un bel colpo, per la grandeur transalpina, che certo innalzerà il livello di autostima dei cugini francesi.
È quanto emerge da un documento pubblicato da Automotive News, che riporta testualmente come nell’operazione "FCA e la direzione di PSA hanno stabilito che Peugeot è l'acquirente a fini contabili" nel rispetto di quanto previsto dall’IFRS (International Financial Reporting Standards), che per questo tipo di operazioni impone sia indicato un acquirente.
Sono poi altri dettagli ad indicare come l’ago della bilancia sia spostato oltre il confine delle Alpi: sei membri del prossimo Consiglio di Amministrazione di Stellantis sugli undici previsti daranno indicati da PSA, e lo stesso Ceo già indicato, Carlos Tavares, traslocherà dall’attuale poltrona su cui siede a Parigi.
A parziale compensazione, la composizione azionaria di Stellantis prevede che sia la Exor, controllata dalla famiglia Agnelli, il socio di maggioranza con il 14,4% delle azioni totali, contro il 7,2% della famiglia Peugeot, il 6,2% dello Stato francese e il 5,6% della Dongfeng.