Stellantis: è in arrivo più che una sterzata, un "tank turn" brevettato

Stellantis: è in arrivo più che una sterzata, un "tank turn" brevettato
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Depositato da Stellantis negli USA il brevetto di un sistema di trazione elettrica a 4 motori che dovrebbe permette di realizzare l'oramai leggendario tank turn già sperimentato da Mercedes Classe G EQ
4 settembre 2024

Le future auto elettriche di Stellantis potrebbero avere la capacità di eseguire una rotazione a 360 gradi sul posto (il cosiddetto tank turn). L'utilità di questa funzione è ancora un po' in discussione (per esempio Rivian ne aveva parlato ma poi ha rinunciato), mentre la Mercedes-Benz G-Class elettrica è già in grado di farlo, ma di certo in situazioni difficili di spazio di manovra per una grossa offroad potrebbe rivelarsi un vantaggio. Ovviamente questo tipo di manovre, che anche Yangwang ha implementato nella sua mega off road U8, si fanno solo sui terreni sciolti e presuppongono un singolo motore per ogni ruota.

Stellantis ha depositato questo brevetto negli Stati Uniti, avendo lì il suo mercato di riferimento per l'off road con Jeep e Ram, all'inizio del 2023 e nei disegni si ipotizza la presenza di un differenziale meccanico per far ruotare le ruote di ciascun asse in direzioni opposte, consentendo la rotazione su sé stessi, funzione possibile, come detto, solo nei veicoli elettrici con un singolo motore per asse.

Nella specifica dei disegni presentati, la rotazione sul posto potrebbe essere avviata tramite un touchscreen oppure con le palette o pulsanti sul volante, che serve anche per determinare la direzione di rotazione oraria o antioraria con pedale del gas e del freno per iniziare o fermare il "tank turn".

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Come sempre per i brevetti depositati, non c'è una data in cui il sistema viene realizzato davvero: alcune volte non accade mai che entrino in produzione. A parte la spettacolare funzione di rotazione sul posto, una soluzione a quattro motori per una elettrica di alte prestazioni offre un vantaggio sconosciuto ai motori termici, e cioè la possibilità di controllare la coppia in modo ultrapreciso su ogni singola ruota con frequenze nell'odine dei decimi di secondo o anche meno; basando su sensori di assetto e di aderenza. Un sistema simile supererebbe ogni altro meccanismo di torque vectoring meccanico conferendo ad una vettura che lo utilizzi un handling e una velocità in curva senza paragoni. BMW sta lavorando proprio ad un sistema simile per le future M.

Il brevetto a due differenziali di BMW
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