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C'era una buona dose di nervosismo, alla vigilia dell'incontro al Mise tra i dirigenti Stellantis e le rappresentanze sindacali: le premesse nelle ultime ore non erano positive, con voci sempre più insistenti di una precisa strategia di disimpegno da parte del Gruppo franco-italiano nei confronti delle strutture produttive del Belpaese.
Alla fine del confronto, che ha visto la presenza anche del Ministro padrone di casa Giorgetti e di quello del Lavoro Orlando, le reazioni sono orientate se non all'ottimismo, almeno alla reciproca apertura di fiducia.
Sul tavolo, Davide Mele, deputy coo della regione Emea per Stellantis, ha messo l'impegno dell'azienda per tutti gli stabilimenti italiani, annunciando l'arrivo di nuovi modelli: «Dopo l'avvio di un dialogo produttivo nel corso del 2021 - ha dichiarato all'Ansa il manager - l'incontro di oggi ha rappresentato un altro forte segnale positivo dell'impegno di Stellantis in Italia, con una collaborazione ancora più costruttiva che l'azienda ha da tempo avviato con il governo e con tutte le organizzazioni sindacali con cui si confronta periodicamente».
In particolare, Stellantis ha ribadito la centralità dell'Italia nella strategia del Gruppo, con un approccio che conferma la condivisione "passo dopo passo", già seguito per Melfi e Mirafiori.
Mele ha ricordato che quest'anno verrà avviata la produzione di importanti nuovi modelli prodotti in Italia tra cui l'Alfa Romeo Tonale a Pomigliano, la Maserati Grecale a Cassino e la Maserati GranTurismo a Torino; a seguire arriveranno la GranCabrio, le Jeep Renegade e Compass e la Fiat 500X ibride a Melfi e ha annunciato che Pomigliano produrrà l'attuale Fiat Panda fino al 2026, assicurando continuità per il modello da anni assoluto best seller in Italia e di buon successo anche in Europa; effetti positivi si rifletteranno anche a Mirafiori per la produzione del cambio C514.
Sono stati confermati anche gli investimenti per lo stabilimento di Pratola Serra per la realizzazione dei motori per tutti i veicoli commerciali del Gruppo, mentre verrà formalizzato a breve il progetto della gigafactory a Termoli, oltre agli impegni per Atessa, Cassino e Modena; infine, attenzione particolare è stata riservata all'impianto di Cento, sul quale sono in corso confronti con autorità e rappresentanze sindacali, tema che sarà affrontato in un prossimo incontro al Mise.