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Carlos Tavares dà la colpa alla sua arroganza per alcuni errori strategici che hanno influito negativamente sulle prestazioni di Stellantis negli Stati Uniti. In un'intervista concessa a Fortune, il CEO del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha commentato la contrazione della quota di mercato negli Stati Uniti, dovuta alla riduzione delle vendite. "Quando dico che siamo stati arroganti, mi riferisco a me stesso e a nessun altro. Avrei dovuto agire immediatamente, riconoscendo la convergenza dei vari problemi. Abbiamo dovuto istituire una task force per risolverli", ha spiegato Tavares.
Nel primo trimestre dell'anno, Stellantis ha visto scendere le proprie vendite negli Stati Uniti del 14%. La situazione è stata ulteriomente complicata dall'aumento degli esemplari invenduti di Jeep e Ram e da problemi legati alla produzione in due stabilimenti locali, non identificati. Tavares, tuttavia, si è detto fiducioso che l'azienda possa sciogliere questi nodi. "È qualcosa che abbiamo fatto tantissime volte, in tutto il mondo". "Se tre cose accadono nello stesso momento è più difficile, ma non è una situazione impossibile da risolvere".
Nonostante questi intoppi, Stellantis resta in positivo, anche grazie a un rigoroso regime di contenimento dei costi che ha visto una riduzione della forza lavoro di circa 50.000 dipendenti. Nell'intervista a Fortune, Tavares ha anche espresso parere contrario ai dazi fino al 38,1% imposti dall'Unione Europea sui modelli elettrici prodotti in Cina. "Ci batteremo per essere il più competitivi possibile in termini di performance dei prodotti, di gamma, di accessibilità. Competeremo perché siamo un'azienda globale".