Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tutto è cominciato con un sottile ma significativo regalo: il Ministro Adolfo Urso il 10 luglio 2023 ha regalato a Carlos Tavares, CEO di Stellantis una copia della Costituzione Italiana con evidenzia per l'art 1 che recita "...una Repubblica fondata sul lavoro..." e l'art. 41 che dice "...l'attività economica è libera ma non può recare danno alla società, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana". Da allora a oggi si sono susseguiti eventi ed incontri con tutti gli interessati che però, per il momento, non hanno portato a una completa rassicurazione. E oggi il leader di Azione Carlo Calenda ha rotto gli indugi con un'intervista al Messaggero in cui ha delineato il suo pensiero riguardo alla vicenda.
Il primo luogo ha fatto rimarcare l'esistenza di documenti emessi da Stellantis che invitano i produttori di componenti a "investire in Marocco" eppure continua a chiede contributi al Governo italiano. Dopo la morte di Sergio Marchionne, ricorda il leader di Azione, "Marelli è stata veduta ad una società giapponese che diede assicurazioni su stabilimenti e lavoro in Italia. Poi abbiamo visto la brutta fine della fabbrica di Crevalcore. Durante il Conte 2, FCA riceve una garanzia pubblica di 6,3 miliardi di euro. Per pagare agli azionisti 3,9 miliardi di dividendo. Questi sono capitalisti che si fanno gli affari loro".
Secondo Carlo Calenda c'è un gap importante fra gli stabilimenti francesi e italiani: "Loro sono pronti con l’auto elettrica, dei nostri solo uno è al passo con i tempi». L'ex ministro nota che le fabbriche si stanno svuotando a cominciare da Mirafiori e Grugliasco, che aveva inaugurato lui come ministro insieme a Sergio Marchionne: "è stata messa in vendita su Immobiliare.it".