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Stellantis chiude la sua fabbrica di veicoli commerciali a Luton, nel Regno Unito, mettendo a repentaglio più di 1.000 posti di lavoro. La decisione di porre fine alla storia dello stabilimento dove, tra gli altri, veniva prodotto anche il Fiat Ducato, è la diretta conseguenza della congiuntura negativa che sta interessando il settore automotive. Stellantis ha precisato che intende potenziare il polo per la produzione di veicoli commerciali leggeri di Ellesmere Port investendo 50 milioni di sterline per la produzione esclusiva di vetture elettriche.
Secondo quanto ha spiegato Stellantis nella nota diffusa alla stampa sulla chiusura di Luton, "centinaia di lavoratori" saranno trasferiti a Ellesmere Port. Il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha fatto sapere che le trattative con i dipendenti e i sindacati riguardo a questi cambiamenti sono già cominciate. Secondo quanto riporta Reuters, il governo del Regno Unito ha definito "incoraggiante" l'investimento pianificato da Stellantis per Ellesmere Port, ma ha sottolineato come questo sia un momento di forte preoccupazione per le famiglie dei lavoratori di Luton.
Alla chiusura dello stabilimento di Luton ha contribuito la normativa promulgata dal governo inglese per incentivare la vendita di auto e veicoli commerciali elettrici. Se il totale dei mezzi a batteria venduti nell'arco di un anno dovesse essere inferiore al 22% per le auto e al 10% per i veicoli commerciali, i costruttori sarebbero costretti a pagare una multa da 15.000 sterline a veicolo. Una misura, questa, che secondo le case auto non tiene conto della domanda in calo di veicoli elettrici e costringerebbe i costruttori a operare forti sconti sulle proposte a batteria.