Stellantis: altri 600 posti di lavoro tagliati per della guerra dei prezzi elettrica

Stellantis taglierà 600 posti di lavoro nel suo stabilimento di Mulhouse, in Francia: lo riporta Reuters, citando un portavoce del gruppo. Si tratta di un provvedimento, fanno sapere da Stellantis, che riguarda lavoratori a tempo determinato, e non quelli a tempo indeterminato. Quanto alle motivazioni della misura, una sigla sindacale locale ha spiegato a Reuters che il gruppo ha addotto come ragioni la situazione geopolitca attuale e la corsa al prezzo delle auto elettriche contro i costruttori concorrenti.

Nonostante la prima motivazione addotta da Stellantis, non ci si riferisce alla crisi nel Mar Rosso, e alle sue conseguenze, pur se importanti in un settore come quello automotive, fortemente dipendente dalla Cina per alcuni componenti fondamentali. Diversi marchi, tra cui Tesla e Suzuki, hanno dovuto ridurre di molto o interrompere la produzione in alcuni stabilimenti per via delle lacune nella filiera causate dalle tempistiche più lunghe di alcune parti cruciali. La scelta forzata di modificare le rotte commerciali delle navi tra l'Asia e l'Europa, circumnavigando l'Africa per evitare il Mar Rosso e i potenziali attacchi dei ribelli Houthi, hanno portato a ritardi nelle consegne.

"Vediamo che il mercato europeo è esitante", il commento di Stellantis sulle motivazioni del taglio al personale. Lo stabilimento di Mulhouse di Stellantis consta di circa 4.200 dipendenti, di cui 1.700 con un contratto a tempo determinato. Nella fabbrica francese del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA si producono le Peugeot 308 berlina e station wagon, oltre alle 408 e 508, nonché la DS7, sia termica che ibrida.