Stellantis al Ministero: di cosa stiamo parlando? Il Piano Italia e i nuovi modelli

Stellantis al Ministero: di cosa stiamo parlando? Il Piano Italia e i nuovi modelli
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Ecco i dettagli dell'incontro che si è svolto al Ministero dell'industria e del Made in Italy fra il Governo e i rappresentanti di Stellantis, delle Regioni e dei sindacati.
17 dicembre 2024

Articolo aggiornato al 18 dicembre 2024

Il fatidico incontro dei rappresentanti del Governo con i vertici di Stellantis dopo l'uscita di Carlos Tavares si è svolto ieri, 17 dicembre al Mimit  Da un lato i ministri Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti, dall'altro Jean Philppe Imparato, in rappresentanza dell'intero gruppo per l'Europa ma anche di un CEO che, al momento, non c'è. il Presidente John Elkann non partecipa a questo tavolo, dove i rappresentanti del Governo mettono sul tavolo oltre un miliardo di euro di incentivi all'industria (non solo per Stellantis, beninteso, ma per tutti coloro che produrranno in Italia). Dall'altro lato il gruppo italo-francese che deve soprattutto rassicurare, confermare e dimostrare di avere elementi concreti per un piano di rilancio dell'automotive in Italia.

Il dopo Tavares sembra aver rasserenato un po' gli animi dei protagonisti, un'operazione più che necessaria dopo che il manager portoghese aveva "rotto", praticamente con tutti, governo, sindacati, fornitori, concessionari e - cosa da non sottovalutare - anche con la clientela americana che ha disertato i dealers di Jeep, Chrysler, Dodge, RAM.

Jean Philippe Imparato, che veste con sempre maggior disinvoltura il ruolo di futuro CEO del Gruppo (anche se lui lo nega) ha detto da subito una cosa importante: su questi impegni di Stellantis ci mette la faccia  e odia fare promesse non mantenute. Nelle prime dichiarazioni ha espresso la volontà di mantenere attivi tutti gli stabilimenti italiani. Probabilmente la notizia più rilevante è una mossa inedita: integrare nella produzione di Pomigliano d'Arco (attualmente Alfa Romeo Tonale e Pandina) la piattaforma STLA Small che può dar vita a due nuovi modelli dal 2028. I programmi per Melfi erano già fissati a partire dal 2026 con l'unico dubbio di un modello Opel ancora in forse. Per Mirafiori solo conferme: una nuova Fiat 500 ibrida dalla fine del 2025 che avrà un ciclo di vita di sette-otto anni. Vista la richiesta di auto ibride, il reparto cambi eDCT, che produce componenti per tutti i marchi potrebbe aumentare la produzione e quindi - si suppone - l'organico. Torino, la Citta dell'Auto, dove tutto cominciò potrebbe aumentare il proprio peso specifico in Europa. Oltre che essere la preferita da Imparato, avrà la possibilità di diventare il luogo dove Stellantis prenderà le decisioni per tutte le strategia europee.        

 

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Riassumendo il Piano Italia presentato da Stellantis ha confermando il ruolo centrale del nostro Paese nella strategia del Gruppo. Tra le novità annunciate, l’arrivo di nuovi modelli elettrici e ibridi, oltre alla salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso investimenti mirati e programmi di formazione.

Per il 2025 sono previsti 2 miliardi di euro per ammodernare gli stabilimenti italiani e 6 miliardi in acquisti da fornitori locali. Jean Philippe Imparato ha ribadito che tali interventi saranno finanziati con risorse proprie, senza ricorrere a incentivi pubblici. Tra i principali interventi nei siti produttivi:

  • Pomigliano ospiterà dal 2028 la nuova piattaforma STLA Small, con due nuovi modelli compatti e una nuova generazione della Panda.
  • Mirafiori sarà il cuore della produzione della 500 elettrica e ibrida, oltre a ospitare il Battery Technology Center e il centro SUSTAINera per il riciclo e l’economia circolare.
  • Cassino vedrà l’introduzione della piattaforma STLA Large per modelli di alta gamma, inclusi i futuri SUV Stelvio e Giulia elettrici e ibridi.
  • Melfi produrrà sette nuovi modelli elettrici e ibridi su piattaforma STLA Medium, triplicando i volumi attesi.
  • Atessa diventerà il centro per i veicoli commerciali, con nuovi Large Van elettrici dal 2027.
  • Modena si concentrerà sull’alta gamma, valorizzando il Made in Italy nella Motor Valley.

Stellantis ha anche annunciato la creazione di una figura dedicata ai fornitori italiani e l’adesione ad ACEA, con l’obiettivo di contribuire a un nuovo piano automotive europeo. Sul tavolo anche un dialogo con le istituzioni per rivedere la roadmap verso lo stop ai motori endotermici entro il 2035. Stellantis ha redatto, insieme ad altri carmaker, un documento da presentare alla Commissione europea per coordinare i prossimi passi relativi dal Green Deal, chiedendo un approccio più flessibile e realistico.

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