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E' andato a Stefano Accorsi il David di Donatello 2017 per il miglior attore protagonista nel film di Matteo Rovere “Veloce come il vento” il film ispirato alla storia del pilota Carlo Capone girato tra Imola, Matera e i circuiti di Monza e Vallelunga.
L'attore ha impersonato il ruolo di Loris, ex pilota con trascorsi di droga, nella pellicola che si è aggiudicata altre cinque statuette: per il “miglior suono” (Pr. dir.: A. Bonanni - Mic.: D. De Santis - Mont. e Creaz.: M. Perri - Mix: M. Mazzucco), per i “migliori effetti digitali” (Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network), per la “migliore fotografia” (Michele D’Attanasio), per il “miglior truccatore” (Luca Mazzoccoli, per il “miglior montaggio” (Giovanni Vezzosi).
Coprotagoniste di Veloce come il vento sono anche due Peugeot tra le più amate di sempre, la 205 GTI 1.9 da 130 CV e la 205 Turbo 16 da 400 CV, la Gruppo B che ha vinto due titoli piloti e costruttori nel Mondiale Rally tra l'84 e l'86 e successivamente Parigi-Dakar e Pikes Peak.
Quest'ultima, guidata da Stefano Accorsi in una gara clandestina ambientata tra i Sassi di Matera, proveniva direttamente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux. Per questo film Accorsi ha voluto anche imparare a guidare le auto da corsa per ricorrere il meno possibile a controfigure. Per l’occasione ha avuto come maestro Paolo Andreucci, pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia e nove volte campione italiano rally.