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Negli Stati Uniti scatta il divieto all'importazione e alla vendita di veicoli con tecnologie di origine cinese e russa. Il provvedimento, che riguarda non solo le stesse vetture, ma anche i componenti e i ricambi commerciali acquistati separatamente dalle auto, è stato formalizzato dall'amministrazione Biiden a pochi giorni dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Si tratta di una misura, spiegano le autorità statunitense, legata all'utilizzo di tecnologie che potrebbero costituire una minaccia per la sicurezza nazionale.
Vista l'ampia tecnologia di bordo presente sulle auto d oggi, il timore degli Stati Uniti è che le fotocamere, i microfoni e il GPS possano essere utilizzati per accedere a informazioni sensibili e personali relative ai proprietari dielle auto, andando a ledere il loro diritto alla privacy. Con questo provvedimento, si intende così lasciare le tecnologie cinesi e russe fuori dalle strade americane, proteggendo non solo i cittadini, ma anche la stessa filiera dei veicoli connessi.
La misura varata dall'esecutivo Biden per il momento riguarda solamente i veicoli per il trasporto di passeggeri. I nuovi divieti per i software saranno applicati a partire dal Model Year 2027, mentre per le parti meccaniche lo stop entrerà in vigore a partire dal Model Year 2030. Ogni componente dovrà necessariamente essere conforme dal 1° gennaio 2029. Sia gli importatori che i costruttori dovranno presentare delle dichiarazioni di conformità per certificare il rispetto delle normative. Resta da capire quali possano essere le ritorsioni del governo cinese riguardo alle Tesla con tecnologia americana che circolano nel paese asiatico.