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D’accordo, è solo un sondaggio e come tale va valutato: ma certamente i dati emersi dall’inchiesta in quindici grandi città europee lasciano pochi margini alle interpretazioni ed alle acrobazie di pensiero.
Il fronte dei cittadini europei che desidera gesti chiari e netti a favore della svolta green appare compatto: il sondaggio di YouGov, commissionato da Transport & Environment (organizzazione no-profit ed indipendente con sede a Bruxelles), ha coinvolto oltre diecimila persone in alcuni dei maggiori centri urbani europei di Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito.
Per quanto riguarda noi, Roma e Milano sono state le città italiane oggetto dello studio: la ricerca ha evidenziato come una percentuale altissima dei residenti (il 77% per Roma ed e il 73% per Milano, a fronte del dato medio europeo del 63%) sia propensa ad arrivare a vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel in Europa dal 2030, mentre la percentuale dei contrari si ferma al 16% e 19%.
«Il fatto che Roma e Milano - ha detto Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di T&E - mostrino il sostegno più convinto allo stop alle vendite di auto a combustibili fossili tra tutte le città europee è il segno che i loro cittadini sono stanchi di essere esposti ad alti livelli tossici di inquinamento atmosferico e sono già oggi pronti a cambiare».
Inoltre, l’analisi rileva che il 61% dei romani e il 62% dei milanesi ritiene un fattore determinante per far decollare il mercato delle auto elettriche la presenza sul territorio cittadino di una rete capillare di infrastrutture di ricarica, oltre a puntare ad arrivare ad un prezzo dei veicoli “puliti” sia uguale alle auto con motore endotermico tradizionale.
L’Europa, ricordiamo, è impegnata in azioni di forte contrasto alla crescita delle emissioni inquinanti: a giugno la Commissione europea potrebbe chiedere di inasprire i limiti di CO2 delle auto e fissare una data per lo stop alla vendita di vetture alimentate a sola benzina e diesel, con l’obiettivo di diventare il primo continente climate-neutral entro il 2050.
«I decisori politici - sottolinea Aneris - dovrebbero ascoltare i cittadini che sono ormai pronti alla transizione completa verso veicoli a zero emissioni già nel 2030. Confidiamo che la Commissione proponga presto una data finale valida in tutta l’UE per la vendita di auto con motori a combustione interna».
Una misura, quest’ultima, già adottata da diversi Paesi, ma sulla cui effettiva efficacia si sollevano dubbi in assenza appunto di una decisione a livello comunitario, e che pare ormai aver convinto anche le Case costruttrici, che sempre più numerose indicano proprio il 2030 come data spartiacque per abbandonare la produzione di veicoli con motore termico a favore di quelli elettrici.