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Sono state più di 15.000 le risposte al sondaggio lanciato da Automoto.it riguardo al ruolo dell'auto nel dopo emergenza Coronavirus: dalle risposte dei nostri lettori, è emerso lo scenario previsto riguardo a temi molto importanti per tutta la filiera del settore automotive, dalle istituzioni fino ai concessionari. L'obiettivo di questa operazione è duplice: quello di dare un elemento in più alle Case e ai concessionari per fotografare, al 30 di aprile, cosa pensano e cosa chiedono gli automobilisti e quello di fornire ulteriori informazioni alle autorità competenti che in questi giorni dovranno trovare e attuare delle soluzioni per gestire al meglio la circolazione dei cittadini e decidere come far ripartire il settore automotive. Ecco che cosa pensano i nostri lettori.
Un terzo dei nostri lettori ritiene che l'auto rivestirà un ruolo più importante di prima: il 34,3% la considera più sicura dei mezzi pubblici, dei treni e degli aerei e perché consentirà di muoversi facilmente in modo individuale, abbassando i rischi di contagio. Solo il 13,9% preferisce spostarsi con i mezzi, a piedi e in bici. Il 51,8% afferma invece che userà l'automobile come prima. Oltre la metà degli intervistati, il 55,3%, è concorde sul prolungamento degli orari di apertura di imprese e negozi per rendere gli ambienti meno affollati. Una soluzione, questa, che a loro avviso migliorerebbe il traffico, soprattutto negli orari di punta. Solo il 13,9% pensa che ci sarebbe più traffico a tutte le ore.
Diverse sono le richieste ai concessionari: la stragrande maggioranza degli utenti, tra le risposte multiple a disposizione, vorrebbe avere la possibilità di essere ricevuto su appuntamento, in modo da ottimizzare il tempo e non incontrare altra gente, e di poter acquistare auto - sia nuove che usate - completamente sanificate. Risulta di scarso interesse poter perfezionare il processo di acquisto e vendita 100% online, mentre viene ampiamente preferita la possibilità di compiere una serie di operazioni preliminari online, ma poi recarsi comunque dal concessionario per finalizzare l’acquisto.
Dal nostro sondaggio è emerso anche un dato interessante riguardo a chi aveva intenzione di acquistare un'auto prima dell'emergenza - il 34,8% degli intervistati -: tra questi, solo il 15% ha cambiato idea e ha rinunciato a questa decisione, mentre il 64,2% si è dichiarato pronto a procedere alla ripresa; il 20,8%, invece, preferisce rimandare l'acquisto, probabilmente in attesa di una buona occasione o di maggiore stabilità. Chi ha intenzione di acquistare un'auto nella maggior parte dei casi non intende cambiare segmento: l'83,2%, infatti, non ha modificato la scelta di segmento o di prezzo (come invece è successo in Cina). Solo il 10,3% degli intervistati afferma di aver cambiato progetti, preferendo orientarsi su auto più piccole ed economiche e il 6,5% passerà dal preferire l'acquisto di un'auto nuova, all'usato.
Molti dei nostri lettori sono aperti all'impiego di motori endotermici di ultima generazione: il 48,5% degli utenti sostiene che tutti i motori diesel e benzina moderni dovrebbero essere liberi di circolare e se possibile incentivati, a cui si aggiunge un altro 7,8% che includerebbe solo i benzina, producendo così uno svecchiamento del parco auto. Una soluzione, questa, che porterebbe meno inquinamento e più sicurezza. Il 13,7% non cambierebbe i programmi precedenti all'emergenza, mentre il 30% vorrebbe accelerare ancora il processo di elettrificazione. In ogni caso, i nostri lettori mostrano un certo ottimismo sulla fine dell'emergenza: si pensa infatti che venga trovata una cura al COVID-19 tra settembre e dicembre 2020, mentre il vaccino tra dicembre 2020 e marzo 2021.