smart#1 e Thok e-bikes, il week end perfetto

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Cosa si ottiene unendo un'auto full electric e una bici a pedalata assistita? Si aprono le porte del Paradiso...
12 ottobre 2023

Per raggiungere la felicità e ritrovare l'armonia con il Creato, non occorrono lunghe terapie dallo strizzacervelli o l'assunzione di sostanze psicotrope: molto più semplicemente, bastano sei ruote, unite tra loro dalla comune propulsione elettrica.

Quattro delle sei ruote appartengono alla smart#1, le restanti ad una e-bike, nel nostro caso una tecnologica Thok, che grazie ad un portabici Thule si sistema con pochi movimenti e altrettanta poca fatica sul posteriore della vettura. 

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Partendo della smart#1, c'è da dire che la metamorfosi si è pienamente compiuta: non solo la city-car per eccellenza ha scelto per prima di abbracciare la propulsione elettrica, ma negli anni è anche cresciuta negli ingombri, seguendo la stessa parabola che ha portato i primi, giovani utenti, a diventare grandi anch'essi, mettendo su famiglia e diventando genitori.

Si spiega così la dinamica che ha portato smart#1 a superare abbondantemente i quattro metri di lunghezza e sfiorare i due di larghezza, rinnegando quindi la vocazione originaria di vettura che «la lascio dove capita», per assumere forme e fattezze da (quasi) suv compatto, con abitabilità ampia per quattro persone e dotazioni premium che si aggiungono alla propulsione a batteria; e dimenticando una volta per sempre i sacrifici in termini di spazio per i bagagli, visto che ora la capienza del vano posteriore arriva anche a superare la soglia dei 400 litri.

Per completare velocemente il quadro tecnico, aggiungiamo che smart#1 offre un picco di performance di 272 CV, che sale a 428 in versione Brabus; ha un’autonomia fino a 440 km WLTP, ricarica ultrarapida fino a 150 kW in DC e fast 22 kW in AC, chiave digitale, un grande touchpad da 12,8′ di serie ed è disponibile in tre allestimenti: Pro+, Premium e Brabus, quest'ultima dedicata ovviamente a chi ambisce al top di prestazioni. 

Insomma, smart#1 è tutt'altra cosa rispetto all'antenata, ancor più figlia del nostro tempo ed allineata, nella proposta complessiva, alle richieste di un'utenza consapevole, attenta ai dettagli e responsabile nelle scelte a favore dell'ambiente.

Una vettura ovviamente d'uso quotidiano, ma che come Clark Kent necessita di pochi interventi per abbandonare giacca e cravatta e trasformarsi in Superman.

Quattro o due ruote? Meglio sei insieme!

Appunto, basta una bici, anzi una e-bike: le Thok (https://www.thokbikes.com) sono progettate e costruite in Italia, anzi in Piemonte, più precisamente nella splendide Langhe (tra i soci fondatori c'è anche Livio Suppo, apprezzato manager di MotoGP, che evidentemente le due ruote le ha davvero nel DNA) e rappresentano con ogni certezza lo stato dell'arte in materia.

Grazie ad una massa rimorchiabile di ben 1.600 kg di e 70 kg verticali sul gancio traino, smart#1 si rivela il partner ideale per sfuggire la routine urbana e dedicarsi alle più varie e divertenti attività outdoor: il gancio di traino è omologato per un carico verticale superiore ai 70 kg, più che sufficienti per alloggiare due e-bike sul citato portabici. 

Il resto è tutto lasciato alla fantasia, alla creatività ed al gusto della scoperta di ciascuno, per tornare ad un approccio diretto e senza filtri con il territorio: per esempio, arrivare da Vallelunga a Calcata (luoghi fuoriporta ben noti ed apprezzati dai romani) per strade non battute, anzi proprio senza asfalto.

Lasciata l'auto, è l'e-bike a diventare protagonista: il supporto elettrico consente passaggi un tempo fruibili solo da una moto da enduro (eresia dei tempi moderni!), con sospensioni e freni allineati nella risposta appunto a quelli di una off-road, con l'aggiunta che qui non c'è più una marmitta a lasciar fumo azzurrino nell'aria.

E con il dettaglio certo non irrilevante che tutti, ma davvero tutti, possono usarla senza affanno: anche chi è fuori allenamento e con qualche chilo di troppo, (ri)trova il piacere di andare in bici, sentendosi di nuovo giovane e senza mettere a rischio le coronarie.

Il mondo di smart#1 e quello delle e-bike sublimano un inedito concetto di mobilità nel tempo libero, confermando come i mezzi a emissioni zero garantiscano davvero piena libertà di movimento e possano integrarsi nel contesto urbano e nell’outdoor nel massimo rispetto di persone ed ambiente.


 

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