Situazione mercato auto Italia, Nissan: il commento dell'AD Marco Toro

Situazione mercato auto Italia, Nissan: il commento dell'AD Marco Toro
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Intervista all'amministratore delegato di Nissan Italia sui temi del mercato auto attuale, tra colli di bottiglia e incentivi
23 marzo 2022

L'inaugurazione della nuova sede piemontese Nissan ad Alba, con il gruppo Errebi (di cui leggete a parte, qui) ci ha permesso di porre alcune domande direttamente a Marco Toro, amministratore delegato della Casa giapponese in Italia. I temi del momento sono quelli di mercato e della fase di inizio 2022, perturbata dagli impatti di guerra, pandemia e transizione energetica.

Com'è posizionata attualmente Nissan verso la clientela italiana, in termini di gamma disponibile e tempi consegna: si sente il forte collo di bottiglia dei vari elementi negativi, come per altre Case? “Indubbiamente la pandemia ha impattato tanto – ci dice Toro - come il discorso dei semiconduttori. Detto con semplicità, oggi le nostre auto contengono circa tremila semiconduttori, per funzioni come quelle del nuovo Qashqai appena lanciato, dove il navigatore virtuale proietta sul parabrezza. Tutti questi semiconduttori sono serviti in pandemia anche quando abbiamo dovuto dare un computer ai ragazzi che non potevano andare a scuola. Quindi c'è stato un collo di bottiglia, con un po' di tempo per potersi adattare. Noi come Nissan siamo la quarta marca al mondo, quindi verso i fornitori abbiamo un certo peso e riteniamo che entro la fine di questa prima metà dell'anno, tra giugno e luglio, dovremmo tornare a una situazione più normale. Nel frattempo abbiamo cercato di realizzare versioni con cura del contenuto NiceToHave, se ci sono un cruscotto digitale e uno analogico.. La macchina va bene lo stesso con il primo e abbiamo riconfigurato alcune vetture, per poter dare immediatamente servizio ai nostri clienti. Nel momento in cui torniamo a normale fornitura, arriviamo ad vedere tutta la tecnologia che normalmente siamo in grado di dare”.

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Incentivi

Cosa ne pensa degli incentivi per il cambio auto, che a primavera non sono ancora partiti? Come sembrano previsti, a oggi, vanno bene per voi?

“Diciamo che tutte le principali economie, in Europa, hanno incentivi in supporto all’elettrico. Qualsiasi nuova motorizzazione ha bisogno di un aiuto all'inizio, perché non ci sono i volumi. In Inghilterra, Francia o Germania ci sono da anni incentivi. In Italia ci sono stati ed è il motivo per cui siamo in coda. Ora stanno arrivando e come Casa non vogliamo che sia solo il governo a fare la sua parte. Vogliamo anche fare la nostra parte. Ad esempio oggi Nissan da un test drive gratuito di 48 ore a tutti i clienti che vogliono provare un’auto elettrica. Diamo alle nostre concessionarie un parco di auto di cortesia, che paghiamo noi. Così come un cliente che oggi compra un’elettrica Nissan, riceve il caricatore gratuitamente. Lo installiamo anche gratuitamente, a casa del cliente. Facendo la nostra parte, se ci sono incentivi aggiungeremo agli incentivi del governo anche incentivi nostri, ma è necessario averli questi incentivi. In maniera stabile come le principali economie, per abituare il cliente e poi noi non siamo a favore di una limitazione del prezzo, con un massimo per avere incentivi. Crediamo che se vogliamo sviluppare una motorizzazione che oggi rappresenta solo il 3% del mercato, dobbiamo più aiutare che porre ostacoli alla realizzazione del mercato.”

Crossover

Il mercato nazionale del nuovo vede prevalere i segmenti A e B, indipendentemente da tutto: i vostri cavalli di battaglia oggi sono sufficienti o avreste piacere di novità e se sono previste, di che tipo in termini di formato carrozzeria?

“Siamo soddisfatti, perché oggi i Crossover rappresentano la principale fetta di mercato: se sommiamo i piccoli, come Juke e di segmento medio, come Qashqai, arriviamo al 47% di peso. Molto più di quelli che sono i segmenti tradizionali. In questo senso Nissan vede molto bene, perché questi segmenti li ha sempre sviluppati, già nel 2007 quando non esistevano ma abbiamo creato Qashqai. Tre anni dopo si è aggiunto Juke e noi puntiamo sui crossover, non solo rafforzando le motorizzazioni. Nuovi ibridi ed E-Power da aggiungere alla gamma, poi il nuovo modello puro elettrico Aryia e abbiamo annunciato anche un altro modello, più piccolo. Oggi è il prototipo si chiama Chill-out, arriverà nel 2025 completando una gamma molto estesa in linea con le preferenze del cliente, contando anche il grande X-Trail elettrificato”.

Concessionari

Visto il nuovo punto Nissan inaugurato ad Alba con Errebi, che non è da tutti in questo periodo, cosa può dirci dei piani distributivi a livello di rete: ci sono novità che si sposano alla fase di transizione e nuovi servizi? O sviluppate in prospettiva di più il canale online diretto, in relazione sempre più vicina al cliente?

“Ci sono cose che solo il concessionario può fare. Noi come Casa non facciamo normalmente operazioni di permuta auto usate, per esempio. Il concessionario per noi continuerà ad avere un ruolo determinante. E quello che è il digitale serve al cliente per farsi un'idea, delle auto. Poi lo stesso cliente vuole andare in concessionaria. Tutte le inchieste di oggi continuano a dirci che il cliente vuole dalla casa la possibilità di configurarsi auto da solo e addirittura chattare a distanza, ma poi l'auto la vuole provare. Vuole andare in concessionaria.”

Si richiede un’evoluzione del dealer, con clienti spesso molto preparati?

“Sì e lo facciamo, ma non dimentichiamo mai il discorso che l'acquisto di un'auto nuova va abbinato alla permuta di un'auto usata. Quindi il concessionario deve essere in grado di valutare quell'auto e il cliente ha bisogno di informazioni, test-drive e una valutazione precisa da inserire nella negoziazione. Il concessionario deve evolvere come experience manager, ma anche continuare a mantenere le qualità e caratteristiche di analisi, con la negoziazione che possa valutare usato in modo corretto.”

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