Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nuovo lavoro di ricerca, dopo lo studio dello scorso anno, da parte di Bosch e Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, in collaborazione con il Politecnico di Torino, per dimostrare l’efficacia del sistema di assistenza alla frenata negli incidenti per tamponamento
Incrociando una serie di dati, fra cui le informazioni provenienti dalle “scatole nere” di un campione italiano quasi due milioni di veicoli, i dati sulla natura degli incidenti estratte dal database ACI-ISTAT e i numeri relativi ai modelli di vetture circolanti forniti dal PRA, la ricerca ha focalizzato il campo d’indagine sugli incidenti per tamponamento e sul ruolo svolto dai sistemi di assistenza alla frenata.
I risultati ottenuti, espressi sotto forma di IS (indicatori di sinistrosità, derivanti dal rapporto tra numero di incidenti e percorrenze dei veicoli), dimostrano che il sistema di assistenza alla frenata migliora la sicurezza in modo significativo.
La riduzione dei sinistri per tamponamento nei veicoli con meno di tre anni è stimata al 45%: in media, quasi 1 tamponamento su 2 è evitato grazie a tale tecnologia, dato niente affatto trascurabile visto che gli incidenti per tamponamento rappresentano circa un terzo del totale
Inoltre, la ricerca sconfessa un luogo comune, quello che indica nella presenza di sistemi di assistenza alla guida un potenziale pericolo, inducendo i conducenti a sviluppare una maggiore sensazione di sicurezza, favorendo una guida più distratta o imprudente, destinata a compensare negativamente i vantaggi legati all’utilizzo degli ADAS.
Al contrario, i risultati emersi dallo studio dimostrano che esaminando solo gli incidenti nei quali l’effetto del sistema di assistenza alla frenata non è rilevante (scontro laterale, scontro frontale, uscita di strada), è possibile osservare come questo sistema non produca alcun rischio compensato, essendosi rilevata anche per tali tipologie di sinistri una riduzione pari al 13%.
Va ricordato come gli standard di sicurezza ricoprano un ruolo sempre più importante nella scelta dell’auto da acquistare, tendenza che risponde anche all’obbligo imposto dall’Unione Europea di dotare di sistemi di assistenza alla guida tutti i modelli di nuova omologazione, introdotti sul mercato a partire dal 2022.
Gli Adas non solo supportano i guidatori in situazioni critiche o di traffico intenso, monitorando le situazioni complesse, ma aiutano anche a evitare incidenti ed a salvare vite.
«Una sempre maggiore e più accessibile diffusione dei dispositivi Adas - ha detto Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo e Vice Presidente di ACI - rappresenta una straordinaria opportunità per ridurre il numero dei sinistri sulle strade, che tuttavia non ci esonera dall’impegno educativo nei confronti dei conducenti, chiamati a comportamenti di guida vigili e rispettosi delle norme, per un modello di condivisione della strada, nel quale possano circolare in piena sicurezza autovetture e nuovi veicoli leggeri, come monopattini e hoverboard elettrici».