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Abbiamo sfruttato l’occasione mondana dell’inaugurazione di un nuovo ed importante punto vendita nel salotto buono di Roma, in quel quartiere Parioli che da sempre rappresenta l’anima più chic della Capitale, per chiedere a Simone Mattogno, Direttore Vendite Italia del marchio nipponico quali saranno le prossime mosse che Honda ha pianificato per migliorare le performance di vendita, che al momento non corrispondono a quanto sarebbe lecito attendersi visto il livello qualitativo e tecnologico dei veicoli della multinazionale giapponese.
Il 2015 sarà davvero l’anno della riscossa per Honda, tornata protagonista nei Saloni con una nutrita serie di nuove proposte?
«A livello globale, dopo diverse stagioni di sofferenza, è venuto il momento del rilancio, puntando su prodotti innovativi com’è nella tradizione Honda, molto performanti, capaci di appagare chi li guida in ogni ambito. A Ginevra abbiamo confermato di avere intenzioni serie e che siamo pronti a confrontarci con il meglio della concorrenza per dimostrare il valore dei nostri prodotti».
Il ritorno alle competizioni nella massima serie va valutato anche come sostegno al nuovo dinamismo commerciale?
«Honda ha nel suo DNA le competizioni sportive e siamo abituati, come conferma l’esperienza nelle moto, a vincere e primeggiare. L’obiettivo per le quattro ruote è di ottenere risultati egualmente importanti, anche se sappiamo bene che non avverrà domani. Intanto però siamo tornati in lizza, accettiamo la sfida. E trasferiamo nella produzione di serie il meglio della tecnologia sportiva, come ben dimostra la Type R, disponibile dalla prossima estate, progettata come una "vettura da corsa per la strada", la più estrema finora realizzata, in cui convivono innovative tecnologie di costruzione del telaio ed un motore capace di prestazioni eccezionali, da record per il segmento. La declinazione sportiva non si ferma alla Type R: per la berlina Civic abbiamo pronta un’eccitante versione Sport , che replicherà in sedicesimo le emozioni della Type R.».
Le novità Honda non si limitano alla Type R: quali saranno le prossime new entry?
«C’è molta attesa per la nuova CR-V, che rilancia le nostre ambizioni nel segmento dei suv con l’innalzamento del comfort di bordo, una migliore precisione di guida e costi di gestione ben più bassi. Su questa vettura, dai concessionari da metà aprile, debutta il propulsore 1.6 i-DTEC biturbo doppio stadio a quattro cilindri da 160 CV, che abbinato al nuovo cambio automatico a nove rapporti offrirà standard inediti nella guida. In estate avremo poi il debutto della nuova Jazz, uno dei modelli di maggior successo per Honda in Italia, che abbina design sofisticato con uno spazio interno da record, e dell’HR-V con la quale condivide la piattaforma studiata da Honda per il segmento B. Per fine anno, poi, avremo la NSX, che varcherà l’Oceano per proporre in Europa la concezione di supercar secondo Honda: una vettura davvero speciale, a partire dal motore ibrido V6. Sarà interessante, anche in questo caso, valutarla nel confronto con le rivali più accreditate…».
A livello globale, dopo diverse stagioni di sofferenza, è venuto il momento del rilancio, puntando su prodotti innovativi com’è nella tradizione Honda
Passando alla propulsione alternativa, su quali settori Honda sta impegnandosi?
«Sono due le direttrici principali: alimentazione ibrida, visto che al momento l’opzione tutta elettrica non riteniamo sia ancora pronta per affrontare le sfide del mercato, e a celle a combustibile. Per il primo ambito, nel 2016 avremo una Jazz a motore elettrico abbinato ad un termico; più o meno nello stesso tempo, sarà disponibile all’inizio per il solo mercato giapponese la versione definitiva della FCV, il cui concept fu presentato nel 2014 al Salone di Tokyo, La tempistica commerciale di questa vettura prevede che dopo il mercato interno sia lanciata dapprima negli USA e poi in Europa, comunque nell’arco di un anno».
Parliamo del mercato italiano: come vi state muovendo nei confronti della rete vendita?
«Il lavoro sulle concessionarie è decisivo, per motivarle e coinvolgerle emotivamente in un piano di rilancio importante. Abbiamo un ottimo prodotto, dobbiamo presentarlo bene per farlo apprezzare dal pubblico. Cerchiamo partner interessati e disposti a puntare sul marchio Honda».
Da questo punto di vista, non avete pensato ad un’integrazione, magari anche parziale, tra due e quattro ruote? Non sarebbe un valore aggiunto, per esempio, avere accanto alle auto anche la gamma di scooter Honda?
«Apparteniamo alla stessa azienda, ma siamo diversi: moto ed auto Honda non condividono neppure il marchio, visto che noi abbiamo la grande H e le due ruote sono identificate dall’ala. Nel breve periodo, i due brand resteranno separati».
Oggi vi presentate insieme alla famiglia Collina, nome che il pubblico romano negli anni ha imparato a leggere abbinato a grandi marchi dell’auto: com’è avvenuto questo matrimonio?
«Siamo ovviamente molto contenti che uno degli operatori più importanti nel settore auto di Roma abbia scelto di unirsi ad Honda. In passato ci sono stati contatti e manifestazioni di reciproco interesse, perché Collina apprezza il nostro prodotto e noi ben conosciamo le competenze ed il valore della loro struttura. I tempi non erano però maturi ed abbiamo aspettato che tutti fossimo pronti. Ora ci siamo e siamo sicuri: per Honda è in arrivo la bella stagione».
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https://www.honda.it/cars.html
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