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Guardate la foto in alto e dimenticatela: era il fantaprogetto della Silk-Faw, la megafabbrica vagheggiata da un gruppo di imprenditori che ad un certo punto avevano persino messo nell'organigramma Roberto Fedeli (ex-Ferrari) che per fortuna ne è uscito rapidamente. Come Direttore Generale dell'impresa avrebbe dovuto esserci Katia Bassi, ex Lamborghini.
La joint-venture sino americana, che aveva annunciato un maxi polo per la costruzione di hypercar elettriche nella frazione di Gavassa, il 22 febbraio scorso aveva deciso di rinunciare all’accordo firmato il 27 aprile del 2022 con la Regione per “l’insediamento e lo sviluppo” del suo stabilimento. E’ tutto nero su bianco in una determina dirigenziale dell’ente di viale Aldo Moro, datata 23 febbraio. La Regione ha preso atto della volontà dell’azienda e cancella il contributo di 4 milioni di euro (per fortuna mai erogato) che Silk Faw si era aggiudicata nell’ambito di un bando del 2021. La decisione della Regione precisa che “non è stata acquisita la presentazione del dettaglio delle operazioni da parte della società e pertanto non si è proceduto alla concessione e all’assunzione dell’impegno finanziario relativo al contributo concedibile”. Addio Silk-Faw, un altro fallimento per una rischiosa operazione col contributo pubblico che ha illuso diecine di pesone assunte e poi lasciate a casa.