Sicurezza Stradale: Maroni e Palma chiedono l’istituzione del reato di omicidio stradale

Sicurezza Stradale: Maroni e Palma chiedono l’istituzione del reato di omicidio stradale
Pubblicità
Pugno di ferro verso chi si metterà al volante ubriaco. Questo quanto richiesto da Maroni e Palma con l’istituzione del reato di omicidio stradale. L’opposizione insorge: “Esiste già”, afferma Gotti
17 agosto 2011

Linea dura contro chi si metterà alla guida in stato di ebbrezza. Questa la volontà espressa dai Ministri dell’Interno e della Giustizia Roberto Maroni e Francesco Nitto Palma, i quali si mostrano sempre più intenzionati ad introdurre il reato di omicidio stradale.

"Io e Palma - ha dichiarato Maroni - siamo d'accordo per portare presto in Consiglio dei Ministri l'introduzione del reato specifico di omicidio stradale. Riteniamo sia utile distinguere l'omicidio colposo da chi, guidando ubriaco o drogato, causa incidenti mortali".

"Crediamo che l'introduzione del reato sia una necessità – ha affermato Palma - la nuova fattispecie non deve consentire un abbassamento della pena e deve permettere la possibilità dell'arresto in flagranza, a differenza di come avviene per la violenza negli stadi".

L'Asaps (Associazione sostenitori della Polstrada) ha inoltre evidenziato che: "Negli ultimi tre anni sono state oltre 300 le vittime di pirati, un terzo dei quali in 'rapporti confidenziali' con alcol e droga. Il 70% sono stati identificati, ma quasi nessuno sconta la pena".

Ovviamente favorevole all’istituzione del nuovo reato anche l'Aifvs - Associazione italiana familiari e vittime della strada, la quale ha così commentato:"Il reato di omicidio stradale annunciato dal ministro Maroni è la risposta alla richiesta di certezza e serietà della pena, sempre avanzata da noi".

L’opposizione ha però fatto notare che pene severe in materia sono già previste dal Codice della Strada, in quanto, ha evidenziato Luigi Li Gotti (Idv), "Già esiste: art.589 terzo comma del codice penale. Pena da 3 a 10 anni per chi guida drogato o ubriaco. Pena elevata a 15 anni nei casi più gravi. Pena ulteriormente più grave se si contesta, come sarebbe giusto, la colpa con previsione. Dunque, é solo una pelosa propaganda per pochi spiccioli. Il ministro della Giustizia può convocare tutti i capi delle procure per chiedere, dati alla mano, le ragioni di un difetto di applicazione".

Mentre Donatella Ferranti (Pd), si è così espressa: "E' grave che due tra i più importanti ministri del governo uniscano le loro forze per dare fiato alla propaganda. Maroni e Palma non possono non sapere che il giudice può già ricorrere alle norme del codice, come quelle sul dolo eventuale o l'omicidio preterintenzionale, per punire adeguatamente l'omicidio stradale non colposo".

Fonte: Ansa

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità